Lamborghini Fenomeno da 1.065 CV “ha bisogno di dramma cinematografico”, ha affermato il design director della casa automobilistica. L’ultimo modello del Toro Scatenato comprenderà solo 29 esemplari costruiti per clienti selezionati, e uno destinato al museo della Casa.
Lamborghini ha appena presentato la sua ultima hypercar in edizione limitata, la Fenomeno. Come i nove modelli “few-off” che l’hanno preceduta negli ultimi due decenni, questo bolide da sette cifre presenta una carrozzeria speciale, progettata attorno a un’evoluzione aggiornata della più recente configurazione V12 del marchio. Nel caso di questa supercar da 3 milioni di euro, che limiterà la produzione a 29 unità (più una per gli archivi Lamborghini), significa che la Fenomeno è basata sull’attuale motore ibrido benzina/elettrico che muove l’ammiraglia di serie, la Revuelto. Non si tratta certo di un punto di partenza negativo. Ma la sua ispirazione stilistica risale a un’epoca ancora precedente.
Il legame tra Lamborghini Fenomeno e la Reventón
“La mia Lamborghini numero uno in assoluto è la Reventón“, afferma Mitja Borkert, direttore del design del marchio, riferendosi alla prima “few-off” prodotta dalla Casa italiana, basata sulla Murciélago, nel 2007. “Come sapete, sono nato nella Germania Est, quindi non avevo il classico poster della Countach in camera, perchéda noi non arrivavano. Ma quando ero un giovane designer in Porsche, rimasi assolutamente impressionato da quell’immagine della Reventón, con un pilota e un jet da combattimento. Per me, quello è totalmente Lamborghini“, Borkert descrive la Fenomeno come “iper-elegante”, ma anche aggressiva. “Diamo forma all’adrenalina”, afferma.
Linee ispirate agli squali e stile sobrio
Così, la carrozzeria allargata e allungata—rispetto alla Revuelto—è stata progettata in maniera molto grafica, con meno linee, spalle e superfici più ampie, una coda lunga e un frontale appuntito. “Assomiglia moltissimo a uno squalo”, dice Borkert. E mentre l’auto esibisce dettagli appariscenti come il motore V12 a vista e i parafanghi posteriori e i diffusori tagliati, mancano gran parte delle nervature, prese d’aria o alettoni che spesso definiscono le proposte del marchio. In realtà, lo stile complessivo degli esterni appare sorprendentemente sobrio.
Il richiamo alle origini della Lamborghini Fenomeno
Secondo Borkert, questo richiama le prime vetture Lamborghini. “Quando si guarda la Miura, o la prima Countach, si percepisce che le auto sono progettate in maniera molto semplice. Ma l’ampiezza di linguaggio che abbiamo in Lamborghini fa sì che possiamo disegnare una vettura come una Miura, oppure come una Veneno“, afferma, citando un’altra “few-off” dal look più audace e pieno di appendici aerodinamiche. “Lo spiegherei così. In Lamborghini suoniamo musica e vogliamo che questa sia intensa come a un concerto. Bisogna assicurarsi di non suonare sempre, in continuazione, un provocatorio pezzo rock”.
Interni futuristici e da fantascienza
Questa sobrietà non si riflette esattamente negli interni della Lamborghini Fenomeno. Sebbene riprendano in gran parte l’impostazione da cockpit da Stealth Bomber della Revuelto—con un piccolo schermo davanti al conducente e uno verticale e stretto sulla console centrale—aggiungono elementi piacevolmente, e assurdamente, sinistri. Sopra il display centrale sporge una protuberanza di ventilazione con una coppia di minacciosi punti luce ambientali. L’accento non stonerebbe sul set di Battlestar Galactica originale degli anni ’70. “Sembra un alieno, ha come due occhi”, ride Borkert. I nuovi sedili da corsa rigidi hanno una simile influenza extraterrestre, a metà tra il retrò e il moderno. I loro cuscinetti posizionati strategicamente conferiscono quasi un aspetto da androide, come se gli occupanti fossero seduti sul grembo imbottito di un robot non proprio benevolo.
Un’esperienza di guida più fruibile con la Lamborghini Fenomeno
Queste soluzioni hanno obiettivi specifici e allineati al marchio. “In passato ho notato che i nostri interni erano pesanti e pieni, e non così guidabili. Quindi ho voluto creare una nuova generazione di interni Lamborghini più fruibili”, spiega Borkert. “Si deve sempre avere un sorriso quando si guida una Fenomeno”. Tuttavia, incalzato, Borkert ammette che alcuni elementi di questa gioia e di questo divertimento non devono necessariamente essere pragmatici. “Non rende un pilota migliore e non aiuta a guidare più veloce”, afferma. “Semplicemente ha un aspetto fantastico”.
Articolo di Robbreport.com
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti