Tre vasi, una visione: tra passato classico e presente essenziale, la collaborazione tra Monstruosus e Michael Anastassiades racconta una nuova armonia tra materia e vegetazione.
Le linee sembrano affiorare dal fondo del tempo, levigate da secoli d’uso, ma a osservarle meglio si intuisce la visione contemporanea. Con la nuova collezione disegnata da Michael Anastassiades per Monstruosus, il vaso diventa elemento narrativo, custode di storie. Forme che evocano le antiche urne del Mediterraneo si rivelano, in realtà, oggetti essenziali e sofisticati, pensati per dialogare con lo spazio e con le piante che ospitano.
Il progetto nasce da una comune affinità tra designer e brand: una visione del design come riflessione sulla materia e sul tempo, ma anche come risposta empatica alla natura. Il vaso rappresenta infatti la parte attiva di un processo che muta. In questo, le creazioni di Monstruosus, azienda specializzata in fioriere in argilla colata, trovano nella mano di Anastassiades una guida coerente e poetica.
Monstruosus: tre archetipi da abitare
La collezione si compone di tre tipologie di vasi, accomunate da un’eleganza fatta di proporzioni generose e forme dolci. La loro funzione è quella di accompagnare la crescita delle piante in modo armonioso e così ogni vaso può essere letto come un’arca contemporanea, uno spazio protetto dove il verde trova il suo equilibrio.
La prima forma è più slanciata, quasi architettonica: evoca le anfore greche nella verticalità, ma ne elimina ogni decoro superfluo. La seconda, più raccolta e ampia, richiama i contenitori rituali del Mediterraneo antico. La terza è quella più libera, con un volume che si apre in modo generoso, come a suggerire una natura pronta a espandersi. Queste tre versioni permettono di valorizzare diverse dimensioni abitative, dalle terrazze metropolitane agli interni minimali.
Michael Anastassiades e la sua estetica senza tempo
Il tratto di Michael Anastassiades è riconoscibile nella capacità di eliminare il superfluo senza rinunciare all’espressività. Le superfici ceramiche restituiscono la tattilità della materia originaria e tutti gli elementi, dalla curva, al bordo, fino alla base, concorrono a creare una forma che parla la lingua del design senza tempo.
A guidare il progetto c’è anche l’eredità culturale del designer cipriota. Le brocche tradizionali della sua isola d’origine, che un tempo trasportavano olio e vino, diventano qui punto di partenza per una riflessione più ampia sui concetti di “contenere” e “trasportare”.
Monstruosus, crescere insieme alla pianta
Come in ogni creazione Monstruosus, anche in questa collezione l’attenzione è rivolta alla vita vegetale in tutte le sue fasi. La collezione trae ispirazione dal cactus Monstruosus, varietà affascinante per le sue deformazioni spontanee e imprevedibili: una metafora perfetta per la missione del brand.
La collaborazione tra Monstruosus e Michael Anastassiades è un progetto che riflette un’etica e una poetica condivise: attenzione per il dettaglio, rispetto per la materia e sensibilità verso la natura. Nel loro incontro, la forma diventa un invito a prendersi cura della natura, rallentando. Per ricordare che ogni oggetto può essere più di un’appendice inanimata, se sa accogliere la vita e restituirle il suo spazio.
Immagini courtesy Monstruosus
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