Oceans 47 porta tutte le caratteristiche di un’imbarcazione molto più grande, incluso un vero cinema, all’interno di uno scafo sotto i 45 metri. Nato da una delle partnership insolite annunciate al Monaco Yacht Show.
Le collaborazioni tra cantieri e designer sono la norma, più che l’eccezione, nel mondo dei superyacht—molti armatori, infatti, ingaggiano innanzitutto i celebri designer indipendenti dello yachting e solo successivamente chiedono a diversi cantieri di presentare offerte per il progetto, prima di compiere una scelta. La maggior parte delle parti coinvolte custodisce ogni informazione sugli yacht in costruzione come fosse un segreto di stato, fino a quando l’imbarcazione non viene finalmente varata, anni dopo, e anche allora i dettagli vengono divulgati al pubblico solo a discrezione dell’armatore.
Oceans 47 nasce da un’alleanza insolita

Al contrario, che un designer di fama, una società di brokerage e un cantiere si uniscano per creare una nuova linea di superyacht è evento raro. Sebbene due alleanze insolite siano state annunciate pubblicamente di recente al Monaco Yacht Show. Lo studio olandese Vripack, Wider Yachts in Italia e una società di servizi per yacht con sede a Dubai chiamata OceanWorld Group hanno rilasciato i primi rendering del 47 metri Oceans 47. Il profilo dell’imbarcazione mostra linee pulite, ampie superfici vetrate distribuite su quattro ponti, piscine e uno scafo color argento. Gli interni sono luminosi, ariosi e spaziosi. Definiti da Bart M. Bouwhuis, partner e co-direttore creativo di Vripack, come “eleganza pratica. Un design senza tempo, interni che dialogano con la luce naturale e linee che trasmettono armonia e funzionalità.”
L’obiettivo rivoluzionario del progetto Oceans 47

Dietro questi aggettivi gradevoli ma generici c’è un obiettivo concreto. “Il nostro compito era rivoluzionare davvero l’offerta da 500 tonnellate di stazza lorda”, aggiunge Bouwhuis. La sigla 500 GT, che rappresenta il volume interno totale, è la soglia magica per i costruttori di superyacht. Oltre le 500 tonnellate di stazza lorda entra in vigore un insieme distinto di normative, concepite per navi commerciali molto più grandi, che rendono la costruzione più complessa e costosa per l’armatore.
Spazi ottimizzati e innovazioni tecniche di Oceans 47

“Ci sono voluti due anni di progettazione e studi di mercato per riuscirci”, osserva Bouwhuis. In sostanza, il team Vripack voleva ricreare l’esperienza equivalente a quella di uno yacht di 65 metri senza che apparisse come se tutto fosse stato forzatamente inserito nello scafo.
Vripack utilizza il termine “flow” per descrivere l’effetto finale di spazi aperti e movimenti naturali attraverso Oceans 47, ma per arrivarci sono stati necessari un notevole lavoro di ingegneria e una riprogettazione creativa degli spazi tradizionali. L’imbarcazione a sei cabine include tre saloni, ottimi alloggi per l’equipaggio, un intero ponte armatoriale con un’eccezionale suite dell’armatore, una cigar lounge, un beach club a livello del ponte poppiero, una palestra, un ascensore e, caratteristica quanto mai insolita per uno yacht di queste dimensioni: un cinema di dimensioni reali con notevole altezza utile. “Abbiamo ottimizzato questa imbarcazione affinché fosse grande quanto consentito dalla classe”, afferma Bouwhuis. “Ci siamo concentrati anche sulla creazione di un nuovo sistema di emissioni che riduce i consumi di carburante. L’iniziativa ha dato i suoi frutti. La costruzione dello scafo numero uno è attualmente in corso”.
Altre alleanze insolite oltre al Oceans 47

L’altra “strana coppia” annunciata a Monaco è stata quella tra lo storico cantiere italiano Cantieri di Pisa, che quest’anno ha celebrato il suo 65° anniversario, e T. Mariotti di Genova, che solitamente costruisce imbarcazioni molto più grandi come navi da crociera ed explorer cruise.
Cantieri di Pisa è entrato in una nuova fase lo scorso anno, con un nuovo investitore, un nuovo management e piani ambiziosi di rilancio attraverso le linee Polaris, Saturno e Akhir e una divisione custom. Ma la notizia più rilevante è la partnership con T. Mariotti, che significa poter competere ora nel segmento oltre i 70 metri, con la prima unità della gamma, il Super Polaris 70, in costruzione presso il cantiere T. Mariotti.
Cantieri di Pisa, Powered by T. Mariotti
“Questa collaborazione con Cantieri di Pisa è per noi un abbinamento naturale: stiamo combinando il meglio di due mondi”, ha dichiarato Marco Ghiglione, ceo di T. Mariotti, durante l’annuncio ufficiale. “Pisa porta lo stile, la tradizione e la forza del design italiano; T. Mariotti contribuisce con le proprie capacità industriali e ingegneristiche su larga scala”. Le due aziende credono così tanto nell’esito della collaborazione che qualsiasi yacht costruito nell’ambito di questa partnership sarà denominato “Cantieri di Pisa, Powered by T. Mariotti”. Questo sì che è gioco di squadra.
Articolo di Robbreport.com
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