Nell’ambito dell’importante settimana dell’arte che ha visto a Parigi l’apertura della fiera Paris +, Christie’s ha programmato l’asta Avant-garde(s) all’interno della quale ha trovato posto Thinking Italian, l’evento più importante dell’anno dedicato alle opere d’arte italiane.
Nata nel lontano 2000 e tradizionalmente realizzata a Londra, l’asta Thinking Italian all’interno di Avant-garde(s), è concepita con un catalogo ristrettissimo di lotti dei maggiori artisti del Belpaese secondo un format che attira grande attenzione da parte del collezionismo internazionale.
La vendita quest’anno ha raggiunto un totale di 66.690.300 euro, ovvero il fatturato più alto mai segnato da Christie’s per questo tipo di vendite. I numeri complessivi della battuta sono particolarmente brillanti: secondo le comunicazioni della casa d’aste, il 50% dei lotti sono stati venduti al di sopra della loro stima più alta.
Inoltre, ben diciotto pezzi hanno sfiorato il milione di euro, mentre tre hanno superato i cinque milioni. L’asta si è contraddistinta per i due nuovi record mondiali riportati dagli artisti Alighiero Boetti e Mario Schifano.
Le opere d’arte italiane che hanno spopolato a Parigi
Robb Report ha selezionato i top lots di Thinking Italian, ovvero le opere d’arte italiane più costose battute all’asta.
Concetto Spaziale di Lucio Fontana
Battuto al martelletto a 15.147.000 euro, è stato il top lot della serata. Con le sue dimensioni pari a due metri per due, resta fra i più grandi “Concetti Spaziali” realizzati dal maestro. Datato 1960 e dotato di un vasto curriculum espositivo a partire dalla mostra alla storica Galleria Blu nel 1964, l’opera è certamente un gioiello che non poteva non accendere il desiderio dei collezionisti. Il risultato segna una ripresa nella crescita delle quotazioni dell’artista, che avevano toccato il loro ultimo picco nel 2015 quando a New York una sua Fine di Dio aveva trovato un acquirente per 27.122.138 euro.
Mappa di Alighiero Boetti
Datata 1979-80 è stata venduta per 5.643.500 euro. Quest’opera di Boetti, realizzata con un inusuale sfondo rosa, è il frutto di un errore commesso dalle tessitrici afgane alle quali l’artista romano si rivolgeva per fare il lavoro di tessitura. Questa variante, dovuta a una temporanea mancanza del filo azzurro, a Boetti piacque moltissimo e ne rafforzò l’unicità assoluta tra le opere del maestro.
Oltre a questa storia del tutto peculiare, l’opera gode di un curriculum del tutto speciale, fra cui l’esposizione alla Biennale di Venezia e le retrospettive dedicate a Boetti più importanti a livello internazionale (Reina Sofia, Tate Modern, MoMA di New York). L’aggiudicazione più alta mai raggiunta da una Mappa dell’artista risale al 2021, quando un lavoro tratto da quella serie e datato 1978 era stato venduto da Sotheby’s per 3.590.161 euro. Questo risultato conferma un trend in crescita per le quotazioni dell’artista dell’Arte Povera italiana.
Opere d’arte italiane, Cretto di Burri
L’opera del 1977, esposta alla galleria Mazzoleni di Torino nel 2003 nell’ambito della mostra Alberto Burri. Tra materia e forma. Opere scelte 1948-1993 e alla Tornabuoni di Parigi nell’ambito della mostra “Bianco Italia” del 2013 è un pezzo di rara bellezza all’interno della serie dei “Cretti” del maestro di Città di Castello. È stata venduta a 3.642.000 euro.
La Stanza dei Disegni di Mario Schifano
Datata 1962, l’opera ha toccato 1.302.000 euro. Questa cifra stabilisce un nuovo record all’asta per l’artista. L’ultimo prezzo che aveva segnato un rialzo risale infatti alla Contemporary Art Milan di Sotheby’s dello scorso autunno. In quell’occasione l’opera il Cartello (1960) aveva subìto un passaggio di proprietà per 1.041.000 euro.
Opere d’arte italiane, L’Angolo segreto di Giuseppe Santomaso
L’opera del 1958 raggiunge 81.900 euro. Si tratta di una quotazione interessante per l’artista dopo l’esposizione alla Grace Borgenicht Gallery di New York e la presenza in alcune collezioni statunitensi importanti come la R. Schoenberg di Saint Louis.
Immagini courtesy Christie’s
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