L’Ellipse smaltato di Patek Philipp e l’orologio da tavolo a cupola sono solo due dei 78 pezzi che sono stati presentati per la prima volta nel salone ginevrino.
Watches & Wonders a Ginevra, rappresenta il più grande salone dell’orologeria al mondo e Patek Philippe è uno dei marchi che riceve più attenzioni ogni anno. Al di fuori degli spazi consacrati del vasto centro congressi Palexpo, Patek Philippe ha organizzato anche un evento dedicato alle sue Rare Handcrafts, presso il museo della maison situato nel centro cittadino. I pezzi esposti in questa sede sono il frutto della maestria artigianale esercitata ogni anno, con straordinaria perizia, dagli artigiani dei métiers d’art della manifattura. Quest’anno sono stati svelati 78 esemplari. Tra questi 23 dei celebri orologi da tavolo a cupola, un orologio da scrivania, 10 orologi da tasca e 44 orologi da polso Calatrava e Golden Ellipse.
Le creazioni uniche presentate da Patek Philippe
La rinomata manifattura svizzera ha offerto un’anteprima di due creazioni uniche o in edizione limitata presentate ufficialmente al salone ginevrino. Si tratta dell’orologio da polso Golden Ellipse referenza 5738/50J-011 “Yellow-Crested Cockatoo” e l’orologio da tavolo a cupola referenza 2019M-001 “Skiing in Days Gone By”. Entrambi sono realizzati con la tecnica dello smalto cloisonné, eseguita con estrema cura e pazienza.
In questa tecnica decorativa tradizionale dell’orologeria svizzera, sottili fili d’oro vengono modellati per creare un disegno e successivamente riempiti con smalto per dar vita a una scena. Sopra lo smalto, ogni dettaglio viene dipinto a mano con grande delicatezza. Per l’Ellipse sono stati necessari 90 cm di filo d’oro sagomato a mano e 20 tonalità di smalto opaco e opalescente. Per l’orologio da tavolo sono stati impiegati oltre 16 metri di filo d’oro in tre larghezze differenti. Sono state utilizzate 45 tonalità di smalto principalmente traslucido, con l’aggiunta di alcune versioni semi-traslucide o opache del materiale.
Ispirazioni artistiche e materiali pregiati nelle Rare Handcrafts di Patek Philippe
Sia il tema del Cacatua che quello dello sci a Gstaad rievocano scene del passato, sebbene distanti secoli tra loro. L’uccello è una reinterpretazione svizzera di un dipinto su seta realizzato nel XVIII secolo dall’artista giapponese Itô Jakuchū. Solo dieci collezionisti potranno possederne uno. Il pezzo unico da tavolo a cupola, variazioni del quale vengono prodotte dalla maison dal 1958, prende ispirazione dalla grafica vintage svizzera del XX secolo. Il centro del quadrante, in modo inusuale, è realizzato in pelle per evocare elementi tipici di uno chalet alpino. Con tutta probabilità troverà posto proprio in uno chalet a Gstaad, o nella residenza di un cliente abituale della rinomata località sciistica.
Opere d’arte da collezione per intenditori di orologeria
Poiché alcuni collezionisti si orientano sempre più verso segnatempo che si distinguano nel mare di orologi sportivi (inclusi i Nautilus di Patek Philippe e ora anche i Cubitus), è possibile che creazioni guidate da un’impronta artistica come queste riscuotano un crescente interesse. In ogni caso, chi già conosce le Rare Handcrafts di Patek Philippe sa bene che si tratta di pezzi straordinari, autentici cimeli istantanei. Chi ha avuto la fortuna di trovarsi a Ginevra per vederli (e forse acquistarli) dal vivo ha potuto ammirare da vicino alcune delle migliori lavorazioni smaltate Grand Feu cloisonné, grisaille, flinqué, paillonné e Fauré della tradizione svizzera, oltre a incisioni a mano, guilloché artigianale e incastonatura di gemme.
Articolo di Robbreport.com
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