Nato da una reale esigenza a metà degli anni ’50, questo segnatempo presenta una delle complicazioni più utili dell’intera orologeria.
Anche chi non sa nulla di orologi ha senz’altro sentito parlare del “Pepsi”. E non si parla della bevanda, bensì della lunetta bicolore blu e rossa che rivela immediatamente l’identità di un orologio prodotto da Rolex. Questo segnatempo, il GMT-Master (o GMT-Master II), si è radicato nell’immaginario collettivo al punto che persino i neofiti dell’orologeria ne hanno almeno una vaga familiarità. Ma cos’è esattamente? E in cosa si differenzia, per esempio, da un orologio subacqueo Rolex o da un modello da corsa della stessa maison? In occasione del suo 70° anniversario, ecco alcuni dettagli.
Il decollo dell’aviazione commerciale
L’aviazione commerciale pre-bellica era completamente diversa rispetto al mondo digitalizzato e automatizzato dei voli intercontinentali odierni. Chi desiderava viaggiare con stile nel 1934, per esempio, doveva disporre di notevoli risorse economiche: esisteva un’unica classe tariffaria, corrispondente all’attuale business. Una volta acquistato il biglietto (operazione da svolgere di persona, quando Babe Ruth era ancora una stella dei New York Yankees) ci si presentava in abito elegante all’aeroporto o all’idroscalo, si saliva a bordo di un velivolo in alluminio assemblato con rivetti, come il Boeing B-314 Yankee Clipper, e ci si accomodava. La pressurizzazione della cabina, non regolamentata, poteva causare malesseri e improvvisi cali di quota non aiutavano. Per affrontare un viaggio di otto giorni tra Londra e Singapore, con ben 22 scali per il rifornimento (una tratta che oggi richiede 13 ore senza scalo), un solo romanzo non sarebbe bastato.
Il motore a reazione, visto per la prima volta dai piloti Alleati nei cieli d’Europa durante la Seconda Guerra Mondiale sul Messerschmitt Me-262, cambiò tutto. Quando la Boac (British Overseas Airways Corporation) mise in servizio il de Havilland Comet il 2 maggio 1952, 36 passeggeri potevano improvvisamente essere trasportati a 724 chilometri orari per una distanza di circa 4000 chilometri. Con una cabina pressurizzata, ampi finestrini, una cucina e un bar, si aprì una nuova era per i voli transcontinentali e internazionali, consentendo alle classi agiate del dopoguerra di godere dei piaceri di viaggi rapidi e confortevoli. Con il progresso della tecnologia aeronautica e l’aumento delle dimensioni e della sicurezza dei velivoli, vennero introdotte nuove classi tariffarie, democratizzando i costi dei biglietti e rendendo il volo accessibile a tutti.
La nascita del GMT-Master
Sfrecciando nei cieli a diverse centinaia di miglia orarie, piloti ed equipaggi avevano bisogno di un sistema per tenere traccia sia dell’ora locale sia del Greenwich Mean Time, il Meridiano Zero (stabilito nel 1884) e l’orario di riferimento utilizzato dai controllori di volo negli anni ’50. Secondo la storia, fu la Pan American Airways (Pan Am) a rivolgersi a Rolex alla ricerca di un orologio dedicato ai piloti. Il marchio svizzero, da sempre all’avanguardia, modificò il proprio calibro automatico 1030 dotandolo di una lancetta delle ore supplementare sincronizzata con quella dell’ora locale, inserendo questo movimento all’interno di una cassa Oyster.
Infine, venne aggiunta una lunetta girevole bidirezionale con inserto delle 24 ore. L’orologio, chiamato GMT-Master e contraddistinto dal numero di referenza 6542, era così in grado di indicare l’ora locale e un secondo fuso orario calcolando la differenza tra la quarta lancetta (quella rossa per l’ora del secondo fuso) e la lunetta rotante. La presenza di radio sul quadrante e sulla lunetta garantiva visibilità in condizioni di scarsa illuminazione, mentre la cassa Oyster con corona e fondello a vite assicurava l’impermeabilità. Al momento del suo debutto, nel 1955, rappresentava una vera e propria rivelazione sia orologiera sia tecnologica: il primo orologio automatico al mondo, certificato Cronometro, luminoso, impermeabile, a doppio fuso orario e con bracciale in metallo.
La lunetta bicolore dell’orologio, con ore notturne in blu e ore diurne in rosso, si rivelò non solo un ingegnoso ausilio visivo per chi lo indossava, ma anche un brillante (e probabilmente accidentale) stratagemma di marketing. Conosciuta colloquialmente come lunetta “Pepsi”, questa caratteristica cromatica è diventata il simbolo distintivo del GMT-Master, imitato all’infinito da altri marchi orologieri. Di fatto, molti che forse non hanno mai sentito il termine “GMT-Master” saprebbero comunque descrivere un “Rolex Pepsi”, anche senza avere la minima idea di cosa lo renda speciale.
Un’evoluzione graduale
Nel corso dei decenni, il GMT-Master ha subito cambiamenti lenti, quasi impercettibili, nel tipico stile Rolex: aggiornato con movimenti più precisi, casse leggermente più grandi e bracciali migliorati, è stato adottato non solo da piloti, ma anche da soldati, astronauti, musicisti, attori e civili in tutto il mondo. Nel 1959 era al polso di due piloti americani durante un volo storico verso Mosca, nel pieno della Guerra Fredda. Nello stesso anno, due Land Rover partirono dall’Inghilterra per un viaggio via terra fino a Singapore: ciascuno dei giovani membri della spedizione, ex appartenenti al Parachute Regiment, era dotato di un GMT-Master.
Nel 1967, il maggiore William John “Pete” Knight pilotò l’aereo sperimentale X-15 a una velocità di 4.520 mph (Mach 6,7), stabilendo un record che resiste ancora oggi, con un GMT-Master saldamente al polso. E sebbene fu l’Omega Speedmaster approvato dalla Nasa, a cronometrare le accensioni dei motori che salvarono la missione Apollo 13, fu uno di questi Rolex a segnare il tempo con precisione al polso del pilota del modulo di comando Jack Swigert. In sintesi: questo orologio è ben più di un bel volto. Ha assistito ad alcuni degli eventi più significativi della storia dell’aeronautica.
Il Rolex GMT-Master verso tre fusi orari indipendenti
Il 1982 fu un anno particolarmente significativo per il GMT-Master: modificando il movimento automatico, Rolex riuscì a renderne regolabile in modo indipendente la lancetta delle ore locali. Tecnicamente, ciò significava che la lancetta GMT non era più “vincolata” a quella dell’ora locale. In pratica, significava che la lunetta non era più strettamente necessaria per il calcolo di un secondo fuso orario. Chi lo desiderava, poteva persino utilizzare l’orologio per tenere traccia di tre fusi orari: uno con la lancetta principale delle ore, un altro con quella GMT, e un terzo usando la lunetta per calcolare la differenza rispetto a una delle due lancette delle ore. (L’unica difficoltà in questa configurazione consiste nel fatto che, non essendo presente una scala delle 24 ore sul quadrante, per utilizzare la lancetta GMT senza la lunetta è necessario memorizzare mentalmente una scala immaginaria di 24 ore sul quadrante stesso.)
Il GMT-Master II
Il GMT-Master II, tuttora in produzione, risulterebbe ancora riconoscibile a un pilota dell’Aeronautica Militare statunitense degli anni ’50—un notevole esempio di continuità estetica. Naturalmente, nel 2025 esistono più referenze contemporanee del GMT-Master II che in qualsiasi altro momento della storia Rolex: oltre alla versione in acciaio inossidabile, l’orologio è disponibile anche in oro Rolesor giallo, Rolesor Everose, oro giallo, oro bianco e oro Everose. La lunetta, nel frattempo, è proposta nelle combinazioni rosso e blu, blu e nero, grigio e nero, marrone e nero, verde e nero, mentre i bracciali disponibili includono sia modelli Oyster che Jubilee, in metalli coordinati. E ciò senza considerare le innumerevoli referenze ormai d’epoca, alcune delle quali dotate di lunetta completamente nera o completamente blu.
L’evoluzione dei GMT-Master nel tempo
Sebbene non esaustivo, l’elenco seguente dovrebbe servire da cronologia e riferimento per l’evoluzione del GMT-Master e del GMT-Master II nel corso dei decenni. Si noti che, anziché includere ogni singola referenza dell’attuale gamma di modelli, che è assai ampia, sono stati scelti alcuni esempi particolarmente rilevanti. Inoltre, quando viene indicata una fascia di prezzo, sono stati esclusi gli esemplari fuori scala che non rappresentano il range abituale dei prezzi al dettaglio o d’asta per le rispettive referenze.
Rolex GMT-Master ref. 6542 (1955-1959)
Il primo GMT-Master fu inizialmente progettato per gli equipaggi della Pan Am, ma fu ben presto commercializzato anche sul mercato civile. Con un diametro di 38 mm, la sua cassa Oyster era priva di spallette di protezione per la corona e dotata di una lunetta girevole bidirezionale in bachelite con indici luminosi al radio. Questa lunetta, soggetta a rottura (e anche radioattiva) fu successivamente sostituita da una versione in alluminio anodizzato. Alimentato da una serie di movimenti certificati cronometro a quattro cifre, l’orologio subì diverse modifiche a cassa e quadrante durante i suoi quattro anni di produzione. Alcuni esemplari furono realizzati anche in oro massiccio, con inserti lunetta color bordeaux e lancette in stile alpha o baton. Il bracciale previsto per questa referenza era l’Oyster, nello stesso metallo della cassa.
Referenza: 6542
Diametro: 38 mm
Movimento: Rolex cal. 1036; 1065; 1066 automatico
Caratteristica distintiva: Lunetta in bachelite; cassa di dimensioni ridotte
Prezzo sul mercato secondario oggi: 27.700–139.000 euro
Rolex GMT-Master ref. 1675 (1959-1980)
Sebbene la 6542 sia stata la prima referenza GMT, è con la 1675 che si definisce il modello di riferimento per quasi tutta la produzione moderna del GMT-Master. Nel 1959, Rolex aggiunse le spallette di protezione alla corona del proprio orologio da viaggio in fase di sviluppo e abbandonò definitivamente le lunette in bachelite e radio. Durante il suo lungo ciclo di vita, la referenza 1675 passò da quadranti dorati a quadranti opachi, attraversò diverse configurazioni di quadrante e tipologie di caratteri tipografici per la lunetta, e utilizzò vari movimenti. Le prime lunette in alluminio tendevano a scolorirsi nel tempo in modo diverso, facendo apparire alcuni esemplari “Pepsi” con tonalità blu e rosso intenso, mentre altri viravano al viola e azzurro cielo, per esempio. Rimasta in produzione per circa 21 anni, la 1675 è una delle referenze più longeve della storia Rolex. Fu anche la prima referenza GMT disponibile al dettaglio con bracciale Jubilee coordinato.
NOTA: Una versione interamente in oro della 1675 era disponibile con lancette stick; le prime versioni erano prive di spallette di protezione, mentre le successive le integravano. È stata soprannominata “Concorde” dalla comunità di collezionisti, poiché apparsa in diverse pubblicità Rolex accanto al celebre aereo supersonico negli anni ’60/’70.
Referenza: 1675
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 1036; 1065; 1066; 1565; 1575 automatico
Caratteristica distintiva: Introduzione delle spallette di protezione; cassa di dimensioni maggiori
Prezzo sul mercato secondario oggi: 9.200–27.700 euro
Rolex GMT-Master ref. 1675/3 (1970-1980)
Pur essendo, a tutti gli effetti, una versione speciale della referenza 1675, la ref. 1675/3 merita una menzione per aver introdotto una delle colorazioni più celebri e discusse della linea GMT: la cosiddetta “Root Beer”. Questa configurazione indica un GMT-Master (o II) con cassa in acciaio, quadrante marrone o nero, lunetta in oro, inserto lunetta bicolore marrone e oro, corona in oro e bracciale bicolore abbinato. La ref. 1675/3 è inoltre celebre per il caratteristico quadrante “nipple”, in cui gli indici orari applicati sono rotondi, riempiti di materiale luminescente e contornati in oro.
Referenza: 1675/3
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 1575 automatico
Caratteristica distintiva: Prima referenza “Root Beer” bicolore
Prezzo sul mercato secondario oggi: 10.000–23.000 euro
Rolex GMT-Master ref. 16750 (1980-1988)
Il passaggio dalla referenza a quattro cifre 1675 alla cinque cifre 16750 segnò numerosi cambiamenti: innanzitutto, il GMT-Master fu dotato di data con correzione rapida. In secondo luogo, il quadrante opaco lasciò il posto, negli esemplari più tardi, a un quadrante laccato lucido con indici in oro bianco. Una caratteristica ancora presente su molti strumenti professionali Rolex contemporanei. In terzo luogo, la resistenza all’acqua aumentò da 50 m a 100 m e infine, il nuovo movimento automatico cal. 3075 portò la frequenza da 19.600 a 28.800 alternanze/ora. Considerato un modello di transizione tra il GMT-Master I e il II, rappresenta oggi un ottimo compromesso tra estetica vintage e funzionalità moderne.
Referenza: 16750
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3075 automatico
Caratteristica distintiva: Prima data a correzione rapida; primo quadrante laccato lucido; maggiore impermeabilità
Prezzo sul mercato secondario oggi: 11.000–18.500 euro
Rolex GMT-Master ref. 16700 (1988-1999)
La ref. 16700 rappresenta l’ultima evoluzione del GMT-Master “classico”. Curiosamente, Rolex la produsse in parallelo con il più avanzato GMT-Master II per diversi anni, fino alla sua dismissione nel 1999, quando la produzione fu interamente dedicata al “II”. Alimentato dal calibro automatico Rolex 3175, in questo modello la lancetta GMT rimaneva vincolata a quella delle ore locali, rendendo necessaria la lunetta girevole per leggere un secondo fuso orario. Degna di nota anche la possibilità di scegliere, oltre alla versione “Pepsi” rosso e blu, una variante con lunetta completamente nera. Se gli esemplari delle prime annate utilizzavano materiale luminescente al trizio, quelli prodotti tra circa il 1997 e il 1999 passarono al LumiNova.
Referenza: 16700
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3175 automatico
Prezzo sul mercato secondario oggi: 9.000–13.800 euro
Rolex GMT-Master II ref. 16760 (1982-1988)
Per la prima volta, la GMT-Master II fu equipaggiata con un movimento (il calibro 3085) che offriva una lancetta delle ore locali regolabile in modo indipendente, il che significava che, tecnicamente, l’orologio poteva tracciare tre fusi orari. (Ciò richiede un po’ di calcoli mentali, poiché il quadrante non è dotato di una propria scala delle 24 ore). Più praticamente, la funzione “saltante” della lancetta delle ore locali era pensata per un rapido aggiornamento dell’ora locale durante i viaggi in nuovi Paesi, un vantaggio indiscutibile per i viaggiatori frequenti. Il nuovo movimento rese necessaria una cassa leggermente più spessa, da cui il soprannome “Fat Lady” per questa referenza. La referenza 16760 vide anche l’introduzione della celebre lunetta “Coke”, con ore notturne in nero e ore diurne in rosso. Questa lunetta fu la prima nella collezione a presentare una molla a scatto, le versioni precedenti avevano lunette a frizione.
Referenza: 16760
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3085 automatico
Prezzo sul mercato secondario oggi: 11.000 – 13.800 euro
Rolex GMT-Master II ref. 16710 (1989-2007)
La ref. 16710, seconda generazione della GMT-Master II, può essere considerata un’altra referenza “di transizione”. Dotata del nuovo calibro 3185, la cassa fu nuovamente assottigliata, mentre la lunetta era disponibile nelle configurazioni “Pepsi”, “Coke” o completamente nera. Come menzionato in precedenza, fu prodotta parallelamente all’ultima generazione per alcuni anni e, in quanto tale, rappresentava un’opzione leggermente più costosa. A causa della sua lunga permanenza nel catalogo Rolex, furono realizzate diverse varianti: mentre gli esemplari più vecchi presentano luminescenza al trizio, quelli successivi adottarono LumiNova e poi Super-LumiNova. Gli esemplari più recenti abbandonarono anche i fori sulle anse e gli ultimi modelli furono talvolta dotati del calibro Rolex 3186, che sarebbe stato montato sulle referenze con lunetta Cerachrom. A partire dal 2000, il bracciale della 16710 fu aggiornato con finali pieni.
Referenza: 16710
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3185 automatico; Rolex cal. 3186 automatico
Prezzo sul mercato secondario oggi: 9.000 – 13.800 euro
Rolex GMT-Master II ref. 116710LN (2007-2019)
La referenza a sei cifre 116710LN segnò la prima GMT-Master II dotata di inserto lunetta in Cerachrom (ceramica) e della nuova cassa “super” rinforzata. Il diametro della cassa rimane di 40 mm, ma si notano anse più spesse e un quadrante in stile “maxi” con indici, lancette e altri elementi di dimensioni maggiorate riempiti di Chromalight. Inizialmente, questa lunetta fu prodotta solo nella variante completamente nera, mentre il quadrante ricevette accenti verdi sotto forma di scritte e stelo della lancetta GMT (Le versioni “Pepsi” e altre varianti sarebbero tornate successivamente su referenze in acciaio). Il nuovo calibro 3186 offriva nel frattempo una spirale Parachrom ad alta tecnologia, 31 rubini e una riserva di carica di 50 ore. Con il suo profilo deciso, il bracciale Oyster satinato e lucido, e il nuovo materiale della lunetta, la ref. 116710LN rappresentò un punto di svolta netto (seppur sottile) nel linguaggio estetico della collezione GMT-Master.
Referenza: 116710LN
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3186 automatico
Prezzo sul mercato secondario oggi: 9.000 – 13.000 euro
Rolex GMT-Master II ref. 116710BLNR (2013-2019)
Rolex compì progressi nella tecnologia della lunetta in Cerachrom con la ref. 116710BLNR, partendo da un inserto in ceramica interamente blu e colorandone metà di nero, ottenendo così quello che i collezionisti hanno affettuosamente soprannominato “Batman”. Per il resto, questo orologio è sostanzialmente identico alla ref. 116710LN, con cassa, bracciale Oyster e movimento corrispondenti (Una differenza degna di nota è che il quadrante presenta scritte blu e stelo della lancetta GMT blu, invece che verdi). Come la sua controparte con lunetta nera, fu offerto esclusivamente con bracciale Oyster.
Referenza: 116710BLNR
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3186 automatico
Prezzo sul mercato secondario oggi: 13.000 – 15.700 euro
Rolex GMT-Master II referenza 116719BLRO (2014-2018)
Produrre una versione “Pepsi” della nuova lunetta in Cerachrom richiese tempo a Rolex e, quando la Casa coronata ne presentò una, fu su una versione in oro bianco della GMT-Master II. Rappresentando il primo utilizzo di questo metallo all’interno della collezione, il suo prezzo elevato (e peso) lo rese inaccessibile ai semplici appassionati che desideravano una versione in acciaio. Alla fine, Rolex realizzò una versione in acciaio dell’orologio, e la 116719BLRO fu dotata di quadrante blu con il proseguimento della produzione. Si potrebbe immaginare che il marchio volesse differenziarlo ulteriormente dalla versione in acciaio. Per il resto, la 116719BLRO somiglia in gran parte alle sue controparti in acciaio: cassa “super” da 40 mm, bracciale Oyster coordinato, inserto lunetta in Cerachrom e movimento Rolex cal. 3186.
Referenza: 116719BLRO
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3186 automatico
Prezzo sul mercato secondario oggi: 25.800 – 35.000 euro
Rolex GMT-Master II ref. 126710BLRO (2018 – Presente)
Nel 2018, Rolex offrì finalmente ai collezionisti ciò che desideravano, e presumibilmente ciò che finalmente era in grado di realizzare, sotto forma di una GMT-Master II con cassa “super” e lunetta Cerachrom rosso-blu “Pepsi”. Aggiornata con il nuovo movimento automatico Rolex cal. 3285, dotato di 70 ore di riserva di carica e scappamento Chronergy, rappresentò un’evoluzione incrementale ma significativa come orologio strumento. La Maison non trascurò tuttavia estetica e comfort, reintroducendo il bracciale Jubilee come opzione di fabbrica e dotandolo di fermaglio Oysterlock con sistema di micro-regolazione da 5 mm. Equipaggiata con un movimento moderno, due opzioni di bracciale e una cassa robusta, questa erede contemporanea dell’originale ref. 6542 è ancora oggi presente nel catalogo Rolex.
Referenza: 126710BLRO
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3285 automatico
Prezzo: 10.000 euro (Oyster); 11.000 euro (Jubilee)
Rolex GMT-Master II ref. 126715CHNR (2018 – Presente)
Lanciata insieme alla nuova GMT-Master in acciaio “Pepsi” ref. 126710BLRO, la spettacolare ref. 126715CHNR fu la prima referenza interamente in Everose all’interno della collezione. Dotata di un bracciale Oyster in Everose coordinato, presenta una lunetta nera e marrone nella configurazione “Root Beer”, già vista nelle referenze 1675/3 e 16753. Esiste anche una versione in acciaio e Everose bicolore Rolesor, la ref. 126711CHNR, lanciata nello stesso periodo, oltre ad altre varianti in metalli preziosi che verranno menzionate più avanti.
Referenza: 126715CHNR
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3285 automatico
Prezzo: 42.000 euro
Rolex GMT-Master II ref. 126720VTNR (2022 – Presente)
Nel 2022, Rolex sorprese il mondo dell’orologeria con l’introduzione della ref. 126720VTNR, una referenza in acciaio inossidabile con corona posizionata sul lato sinistro della cassa. Sebbene il marchio non abbia definito ufficialmente il modello come un orologio per mancini, i destrorsi possono notare con piacere che la corona a sinistra non preme contro il dorso della mano come potrebbe accadere con un orologio convenzionale. La lunetta in Cerachrom nero-verde introdusse inoltre una nuova combinazione cromatica nella collezione, e la disponibilità sia con bracciale Oyster sia con Jubilee, entrambi dotati di sistema di regolazione EasyLink, rese il modello adatto a ogni preferenza. All’inizio del 2025, la versione con bracciale Jubilee rappresenta la GMT-Master II in acciaio più costosa nel catalogo Rolex.
Referenza: 126720VTNR
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3285 automatico
Prezzo: 10.400 euro (Oyster); 10.700 euro (Jubilee)
Rolex GMT-Master II ref. 26718GRNR (2023 – Presente)
Il 2023 ha segnato un’ulteriore evoluzione significativa con il debutto della referenza in oro giallo 26718GRNR. La sua lunetta in Cerachrom nero e grigio rappresenta il primo utilizzo di questa combinazione cromatica, e la disponibilità con bracciale Jubilee coordinato la distingue dalle sue controparti in Everose. È stata lanciata anche una versione bicolore in Yellow Rolesor, anch’essa ancora presente nel catalogo Rolex.
Referenza: 26718GRNR
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3285 automatico
Prezzo: 40.000 euro
Rolex GMT-Master II ref. 126710GRNR (2024 – Presente)
Come di consueto, Rolex ha introdotto un’evoluzione sottile ma significativa nella linea GMT-Master II nel 2024, portando l’inserto lunetta in Cerachrom nero e grigio nella versione in acciaio del modello. La ref. 126710GRNR, disponibile con bracciale Jubilee o Oyster, abbina questa elegante combinazione cromatica a un quadrante nero con accenti verdi, reminiscente di quelli della ref. 116710LN. Questa referenza è naturalmente dotata del più recente movimento Rolex cal. 3285 e di tutte le caratteristiche distintive: display Chromalight e cassa in acciaio inox 904L.
Referenza: 126710GRNR
Diametro: 40 mm
Movimento: Rolex cal. 3285 automatico
Prezzo: 10.000 euro (Oyster); 10.000 euro (Jubilee)
Articolo di Robbreport.com
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