È un anno di grandi compleanni per modelli celebri come quelli di Patek e Rolex.
Ogni anno, nel mondo dell’orologeria, c’è inevitabilmente un anniversario o due da celebrare, ma deve esserci qualcosa nell’aria in quelli che terminano con il numero cinque. Nel 2025, infatti, sembra esserci un gruppo particolarmente rilevante di orologi che festeggiano compleanni importanti.
Gli anniversari di orologi nel 2025
Alcuni marchi hanno già dato il via ai festeggiamenti. Mentre Hublot celebra i vent’anni del Big Bang, la maison ha svelato non una, non due, ma ben quattro nuove interpretazioni del leggendario modello durante la Lvmh Watch Week lo scorso gennaio. Un mese dopo, è arrivata la terza edizione del modello realizzata come cronometrista ufficiale e partner del resort Aspen One. Inoltre, il 2025 segna i cinquant’anni del Laureato di Girard-Perregaux e, finora, è già stata presentata una versione del modello disegnata in collaborazione con lo storico partner del marchio, Aston Martin. Quest’anno ricorrono anche anniversari significativi per modelli di Patek Philippe e Rolex, oltre a Omega, Cartier e Iwc—ecco dunque tutti gli orologi che festeggiano gli anniversari nel 2025.
Patek Philippe Ref. 97975, il primo orologio da polso con calendario perpetuo
Il primo grande compleanno è davvero significativo, tre cifre, il grande 1-0-0. Nel 1925, Patek Philippe presentò al mondo il primo orologio da polso dotato di calendario perpetuo. Tuttavia, la storia della Referenza 97975 affonda le sue radici ancora più indietro, fino al 1898, quando la Maison realizzò per la prima volta il movimento che avrebbe poi animato l’orologio da polso. Questo calibro fu inizialmente montato in un orologio da donna da indossare come pendente.
Passando al 1925, Patek conferì nuova vita al No. 97975 in un orologio da polso in oro giallo da 34,4 mm con coperchio a cuvette e anse finemente incise a mano. Le straordinarie capacità di questo orologio si traducevano in un quadrante in smalto grand feu di perfetta simmetria. La fase lunare alle ore tre, di fronte ai piccoli secondi alle nove, il mese alle sei e il giorno della settimana alle dodici, con la data indicata lungo la periferia. Patek non ha mai replicato esattamente questo design, nemmeno quando la Maison lanciò il primo calendario perpetuo prodotto in serie, la referenza 1518, nel 1941. Sarà forse questo l’anno giusto?
Anniversari di orologi nel 2025, Rolex Datejust
Rolex celebra quest’anno due anniversari importanti legati a due dei suoi modelli più significativi. Il primo è il celebre Datejust, una delle collezioni più longeve della Corona ancora oggi in produzione continua. Nel 1945, Rolex raggiungeva un traguardo fondamentale come marchio: i quarant’anni di attività. Per celebrare l’occasione, la Maison volle creare una nuova collezione che si distinguesse da qualsiasi altra proposta dell’epoca—nacque così il Datejust.
La linea debuttò con il Jubilee Datejust, referenza 4467, caratterizzato da un bracciale in metallo a cinque maglie chiamato Jubilee, un chiaro omaggio alla celebrazione del quarantesimo anniversario della Corona. La referenza iniziale presentava una cassa Oyster da 36 mm in oro giallo 18 carati con lunetta zigrinata. Per accogliere il più grande calibro 710, che alimentava l’innovativa funzione della data, il modello era dotato di un fondello bombato, simile a quello dei modelli Bubbleback della Maison.
Negli ultimi ottant’anni, l’essenza del Datejust è cambiata pochissimo, a testimonianza della visione lungimirante e della straordinaria esecuzione del progetto originale. Questo modello rappresenta la vera incarnazione del classico, seguendo la filosofia del “se funziona, non cambiarlo”.
Rolex Gmt Master
A dieci anni dal debutto del Datejust, venne lanciato il GmtMaster. Il modello, nato dalla collaborazione tra Rolex e Pan Am, fu ideato ispirandosi al boom dei viaggi aerei commerciali e ai voli attraverso diversi fusi orari.
La referenza originale 6542 introdusse alcuni degli elementi di design distintivi del modello: la lunetta bicolore, la vistosa lancetta gmt rossa, gli indici delle ore e le sfere completamente luminescenti (inclusa la caratteristica sfera delle ore a forma di Mercedes), e la finestrella della data con lente Cyclope al tre. Così come per il Datejust, il Dna del Gmt Master è rimasto sostanzialmente invariato nei suoi settant’anni di storia, a conferma della capacità della Corona di creare design in anticipo sui tempi e destinati a resistere al passare degli anni.
Negli ultimi sette decenni, uno degli aggiornamenti più interessanti del Gmt Master è stato proprio il gioco di colori della lunetta bicolore. Nel tempo sono state proposte innumerevoli varianti, ognuna delle quali ha ricevuto affettuosi soprannomi, da Coke a Pepsi, da Root Beer a Batman e Hulk. Se esiste un modo per celebrare il settantesimo anniversario del di questo orologio, sarà senza dubbio con una nuova combinazione cromatica.
Anniversari di orologi nel 2025, Iwc Ingenieur
Anche l’Ingenieur di Iwc festeggia quest’anno il suo settantesimo anniversario. Il modello debuttò inizialmente come un orologio-strumento dall’estrema funzionalità, capace di offrire nuove prestazioni in termini di resistenza all’acqua, agli urti e, soprattutto, ai campi magnetici. Il design originale garantiva queste caratteristiche grazie a una gabbia interna in ferro dolce, la cosiddetta “gabbia di Faraday”, ma nel tempo il modello si è evoluto.
A due decenni dal suo ingresso nel catalogo di Iwc, l’Ingenieur subì una completa trasformazione grazie all’intervento di Gérald Genta. Il designer aveva già raggiunto lo status di leggenda grazie alla sua mano dietro il Royal Oak di Audemars Piguet e il Nautilus di Patek Philippe. Portò la stessa visione anche sull’Ingenieur, introducendo una lunetta rotonda fissata con cinque recessi e un bracciale integrato in acciaio con maglie a forma di H, traghettando così il modello da orologio tecnico a vero e proprio segnatempo sportivo. Da allora, le diverse versioni del modello hanno continuato a richiamare entrambe le epoche: quella dell’originale e quella firmata da Genta. Resta da vedere con grande attesa quale direzione prenderà un’eventuale edizione celebrativa.
Girard-Perregaux Laureato
Nel 2025, il Laureato di Girard-Perregaux celebra cinquant’anni di eccellenza. Il modello nasce in un momento cruciale della storia dell’orologeria: la nascita e l’ascesa dell’orologio sportivo di lusso. La tendenza prese il via con il Royal Oak di Genta, sviluppato per Audemars Piguet nel 1972, caratterizzato da un design inconfondibile con lunetta angolare e bracciale integrato. Sia nei modelli successivi che Genta avrebbe disegnato per marchi come Patek Philippe e Iwc, sia in altri progetti nati in quel periodo, la combinazione di lunetta e bracciale risultò estremamente influente. Ne è un esempio perfetto il Laureato, modello riconoscibile per la sua lunetta ottagonale e il bracciale integrato, un autentico orologio sportivo sotto ogni aspetto.
Lo scorso mese è stata presentata la prima versione del Laureato per quest’anno celebrativo. La sesta collaborazione del marchio con Aston Martin ha portato il modello a nuovi livelli grazie a un quadrante iridescente realizzato con vernice per carrozzeria. Il marchio ha fissato uno standard elevato per sé stesso mentre prosegue nelle celebrazioni dei cinque decenni di questa straordinaria collezione.
Anniversari di orologi nel 2025, Cartier Pasha
Il Cartier Pasha fa il suo ingresso ufficiale nel 1985, celebrando così quest’anno il suo quarantesimo anniversario. Eppure, le origini del di questo orologio risalgono a diversi decenni prima. Il modello prende infatti nome e ispirazione da un orologio su misura realizzato per il Pasha di Marrakech negli anni ’30. La richiesta fu quella di un “orologio sportivo” che potesse essere indossato anche durante il nuoto. Facendo un salto in avanti di qualche decennio, entra in scena l’uomo diventato sinonimo di orologio sportivo: Gérald Genta. Sebbene il designer sia stato particolarmente prolifico negli anni ’70, la sua spinta creativa proseguì anche negli anni ’80 con modelli come il Pasha.
Nonostante le sue radici di orologio sportivo, questo modello si distingue rispetto agli altri ai quali Genta mise mano. La referenza da cui tutto ebbe inizio presentava un cinturino in pelle invece del bracciale integrato e una cassa rotonda più tradizionale, in netto contrasto con l’ampio catalogo di orologi dalle forme squadrate di Cartier. Il Pasha offriva comunque dettagli sportivi propri, dalla grande lunetta girevole da immersione alla corona serrata a vite, fino alla generosa cassa da 38 mm, una dimensione importante per l’epoca. Tuttavia, finì per abbracciare pienamente l’aspetto “lusso” dell’orologio sportivo di lusso, mantenendo questo equilibrio negli ultimi quarant’anni.
Hublot Big Bang
Quest’anno il Big Bang celebra il suo ventesimo anniversario—non ancora in età legale per bere negli Stati Uniti, ma comunque pronto a lasciarsi alle spalle l’adolescenza ed entrare nell’età adulta. Si è già iniziato a vedere il modello prendersi un po’ più sul serio con le edizioni presentate quest’anno, come la versione recentemente perfezionata del Big Bang Meca-10, proposta con proporzioni più contenute e portabili da 42 mm e una raffinata cassa in King Gold. La collezione non ha affatto perso il suo spirito giovanile, come dimostrano interpretazioni più giocose quali il vivace Big Bang Tourbillon Automatic Green Saxem.
Questo orologio affonda le sue radici nel nuovo millennio, frutto della visione della leggenda dell’orologeria Jean-Claude Biver, che era appena entrato in Hublot come Ceo l’anno prima del lancio del modello. Biver possiede molti talenti, e tra questi c’è la capacità di riconoscere un’idea vincente quando la vede. Le fondamenta del Big Bang erano già presenti nella visione del fondatore di Hublot, Carlo Crocco, la forma ispirata agli oblò, ma fu Biver a darle vita e a proiettare la collezione e il marchio attraverso questi ultimi due decenni.
Omega Planet Ocean
Nel 2005 venne introdotto anche l’Omega Planet Ocean. Sebbene il modello abbia poi impreziosito il polso di James Bond (in più di un’occasione), non si trattava solo di un orologio da agente segreto, ma un segnatempo pensato per i veri subacquei. Il Planet Ocean vanta un’impressionante resistenza all’acqua fino a 600 metri, più del doppio rispetto alla maggior parte degli altri modelli della famiglia Seamaster. A rafforzarne la tenuta stagna e le capacità tecniche contribuisce una costruzione robusta. Non è certo un orologio per i deboli di cuore, con casse che partono da 42 mm di diametro e superano i 14,5 mm di spessore.
Proprio un anno fa, Omega ha rilasciato in modo discreto una serie di sei edizioni esclusive per le boutique del Planet Ocean, ma in quest’anno del ventesimo anniversario è difficile pensare che il marchio voglia mantenere un profilo così basso. Le aggiunte più recenti alla collezione si sono allontanate dall’estetica più utilitaristica del modello originale, virando verso un design più raffinato, adatto all’uso quotidiano tanto quanto a un’immersione. Sarà interessante vedere se i modelli celebrativi proseguiranno in questa direzione o se Omega deciderà di riprendere elementi del design iniziale.
Articolo di Robbreport.com
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