Mentre aumentano i prezzi dei voli charter, la domanda resta a livelli record nonostante la carenza di mezzi
Le compagnie private hanno acquistato jet e assunto piloti a un ritmo senza precedenti, ma difficilmente tali investimenti potranno incidere sull’offerta di tratte private, con la domanda del settore che non accenna a diminuire con la nuova stagione. Se da una parte operatori come NetJets e WheelsUp hanno speso miliardi di dollari per incrementare l’offerta, prenotare voli charter sta diventando sempre più difficile. “È come nel gioco delle sedie”, ha dichiarato Doug Gollan, fondatore della guida all’acquisto del settore Private Jet Card Comparisons. “Sono sempre più occupate e tutti cercano un posto libero”.
Prenotare voli charter, la carenza di offerta
I voli privati negli Stati Uniti sono aumentati del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2021, secondo Argus, che monitora l’attività mensile. Allo stesso tempo, Gollan ha notato una leggera flessione nel servizio charter. Private Jet Card Comparisons ha pubblicato un sondaggio tra i suoi membri a febbraio. Il 51% di loro ha dichiarato di voler volare di più nel 2022, mentre il 41% prevede farlo nella stessa misura dell’anno scorso. Quasi la metà si è detta insoddisfatta dei ritardi degli aerei, degli aumenti dei prezzi e delle restrizioni sui tempi di volo.
Secondo il presidente di Magellan Jets Anthony Tivnan la domanda è rimasta forte. “Abbiamo visto i prezzi aumentare del 30% nell’ultimo anno e questo non sembra scoraggiare nessuno”. Secondo Jet Card Comparisons, le recenti acquisizioni (più di una dozzina da gennaio), non porteranno a un aumento dell’offerta. “Quando il concorrente A acquista il concorrente B per accrescere la propria flotta, non fa altro che aumentare la domanda”, ha dichiarato a Robb Report Usa Patrick Gallagher, presidente del settore vendite, marketing e servizi di NetJets.
“Il consolidamento senza precedenti del settore significa che i broker devono lavorare di più per trovare gli aerei”, ha detto Gollan. “Quelle che prima erano cinque o sei chiamate, tre o quattro e-mail, ora sono diventate 10 o 20. Nei giorni di punta, se c’è un problema meccanico e serve un sostituto, si può arrivare a chiamare 40 o 50 operatori per trovare un aereo”.
Gli investimenti delle compagnie
NetJets, società che vende quote di proprietà frazionate in jet privati, ha investito 3,7 miliardi di dollari per aumentare la propria flotta del 20% nei prossimi due anni e offrire ai clienti una scelta più ampia. Tra questi 80 nuovi business jet nel 2022 e 100 l’anno prossimo, tra cui cinque Global 5500, una serie di Bombardier Global 7500 a lunghissimo raggio e fino a 100 Embraer Phenom 300E light twin jet. Nonostante gli investimenti e le assunzioni di altri 450 piloti, NetJets non ha intenzione di ripristinare la vendita dopo aver creato una lista d’attesa in agosto per contenere la domanda. “Non possiamo sacrificare il servizio e mettere a rischio il marchio vendendo più di quanto possiamo servire”, ha dichiarato Gallagher.
WheelsUp, che da novembre ha assunto più di 300 piloti e acquisito sei compagnie aeree nel 2022, intende far crescere la propria attività espandendosi nei viaggi di lusso. “Stiamo cercando di creare un mercato digitale in cui il nostro cliente non ha bisogno di alcuna partecipazione”, ha dichiarato Kenny Dichter, ceo di WheelsUp. “Si può prenotare un KingAir il lunedì e un Gulfstream il giorno dopo. Stiamo parlando di un’applicazione in cui è possibile prenotare anche yacht, ville e suite presidenziali”, ha aggiunto.
Le nuove flotte private
Nel frattempo, visto che prenotare voli charter è sempre più difficile, altre compagnie private hanno acquisito nuovi aerei. Flexjet prevede di aggiungere 350 piloti alla sua flotta, portandola a circa 200 jet. Tra i nuovi velivoli gli Embraer Phenom 300, Legacy 450 e Praetor 500, i Bombardier Challenger 350 e i Gulfstream G450 e G650. All’inizio del mese, la compagnia ha annunciato l’aggiunta di una divisione di elicotteri privati composta da Sikorsky S-76. La flotta sarà utilizzata come trasporto supplementare gratuito per i proprietari di aerei Gulfstream G650 e come trasporto aggiuntivo per gli altri clienti frazionati di leasing e charter.
Nicholas Air, un operatore di charter che ricava il 95% del suo fatturato dall’iscrizione alla jet card, ha quasi raddoppiato la flotta quest’anno, arrivando a circa due dozzine di jet, secondo il presidente Peder Von Harten. Questa primavera ha acquistato tre Phenom 300E e un altro Challenger 350 di medie dimensioni, che si aggiungono ai diversi aerei in suo possesso. Lo stesso Von Harten ha avvertito i clienti di non lasciarsi influenzare dagli ordini che hanno comunicato le compagnie. “Bisogna diffidare delle aziende che annunciano nuovi aerei. Questi ordini non significano nulla nell’aviazione privata. Posso pubblicare un comunicato stampa e dire che oggi ho ordinato 50 aeroplani da Gulfstream, ma per evadere gli ordini ci vogliono anni. L’unica cosa che ci interessa è che quegli aerei siano seduti sulla nostra rampa dopo averli presi in consegna e pagato il conto“.
Articolo di robbreport.com
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