La collezione rappresenta i momenti salienti della storia della nautica e della vela. Le fotografie di Carlo Borlenghi diventano fruibili e acquistabili in nuovi formati.
Carlo Borlenghi è noto per aver scattato le foto degli eventi nautici più prestigiosi del mondo. Oggi, il fotografo di origine italiana, ha deciso di entrare nel mondo digitale con l’uscita della sua prima collezione NFT.
Per oltre 40 anni Borlenghi ha documentato tutto, dalle regate dell’America’s Cup alle gare Rolex, raccontando il mondo delle competizioni di yacht come pochi altri. La sua collezione NFT promette di fare lo stesso, con una galleria digitale di opere attualmente in vendita in esclusiva su Opensea, un mercato online di oggetti unici.
Le due sezioni della collezione di fotografie di Carlo Borlenghi
Il Moro di Venezia partecipa alla Coppa America 1992 – Carlo Borlenghi
La collezione di NFT è suddivisa in due sezioni: la ‘Storia dell’America’s Cup’ e la ‘Cronaca della vela’. La prima illustra i momenti storici delle competizioni che Borlenghi ha avuto la fortuna di immortalare. La seconda è un’espressione artistica di fotografie dal vivo, che celebrano le imbarcazioni da regata grandi e piccole e il modo in cui interagiscono con l’ambiente.
“La collezione è una celebrazione del trofeo più antico della Terra e un tributo agli uomini che hanno dedicato la loro vita a inseguirlo. Il mio viaggio è stato lungo e pieno di ricordi. Attraverso questa selezione, spero che i collezionisti possano rivivere quei momenti storici che sono diventati rappresentazioni emblematiche delle aspirazioni e delle conquiste di generazioni di velisti”, ha dichiarato Borlenghi a proposito della ‘America’s Cup’.
Il Moro è circondato da gondole a Venezia nel 1990 – Carlo Borlenghi
I prezzi vanno da 1 Ethereum (1.241,31 dollari) a 15 ETH (18.619,15 dollari), quest’ultima è la cifra da sborsare per aggiudicarsi l’NFT “America’s Cup #54 – Pressure”. Tutte le inserzioni sono attualmente disponibili per l’acquisto su Opensea fino alla scadenza del 31 dicembre 2022.
Articolo di robbreport.com
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