Si chiamano Ariel Hipercar, Czinger C21, Devel Sixteen e sono delle hypercar alternative ai marchi più blasonati, che garantiscono prestazioni da record.
Nell’attuale panorama automobilistico oltre a Ferrari, Lamborghini, Porsche, Bugatti e McLaren, esistono anche aziende di ridotte dimensioni in grado di produrre hypercar alternative, dalle prestazioni super. Robb Report ha selezionato tre atelier automobilistici che si sono distinte per i loro progetti interessanti.
Ariel Hipercar
La Ariel Hipercar, realizzata dall’azienda britannica celebre per l’Atom, sportiva con telaio tubolare a vista e motore centrale, ha un’estetica tutt’altro che convenzionale. La sua carrozzeria appare quasi posticcia, con una forma che ricorda quella di un grande insetto. Si fanno notare la grande pinna posizionata sopra la capsula dell’abitacolo, oltre alle massicce appendici aerodinamiche posteriori. Particolare anche la forma del cofano, dove sono evidenti le generose prese d’aria.
Le dimensioni sono di 450 cm, con un peso che oscilla tra i 1450 e i 1550 kg. Le prestazioni? Assolutamente da record, con uno 0-100 in poco più di 2 secondi e uno scatto con partenza da fermo fino a 160 km/h in meno di 5 secondi. Tutto ciò è possibile grazie ai 1.200 Cv conferiti dai quattro motori elettrici posizionati su ognuna delle quattro ruote (ognuno dei quali eroga 285 Cv) alimentati da una batteria da 62 kWh, che assicura un’autonomia di 241 km.
Optional il range extender con microturbina Cosworth, che, oltre a dare 47 Cv extra di potenza, consente di aumentare la percorrenza. Attualmente la Ariel Hipercar è un prototipo che dovrebbe entrare in produzione tra circa 18 mesi.
Hypercar alternative, Czinger C21
La Czinger C21 è un’hypercar ibrida da 2 milioni di euro realizzata da una piccola azienda automobilistica americana fondata da Kevin Czinger. Sono le prestazioni super il suo punto di forza, del resto, nel 2021, è riuscita a stabilire un record di 1:25:44 sul celebre circuito di Laguna Seca.
Ad alimentarla un V8 da 2,88 litri che raggiunge gli 11.000 giri al minuto abbinato a due motori elettrici. La potenza complessiva combinata è di 1.250 CV (950 CV del V8 biturbo e i 300 CV del motore elettrico), sufficiente a spingere l’auto da 0 a 100 in 1,9 secondi con una velocità massima di 431 km/h. La vettura è omologata per un utilizzo stradale ed è prevista la produzione di 80 unità.
Devel Sixteen
Chiude il trio di hypercar alternative la Devel Sixteen. Si tratta di un progetto molto complesso, annunciato quattro anni fa al Salone dell’Auto di Dubai, dove l’azienda aveva promesso un’hypercar con la mostruosa potenza di 5.000 CV, garantita da un motore 16 cilindri che conferisce una velocità massima di 560 km/h.
A distanza di alcuni anni l’auto sembra essere finalmente pronta a uscire sul mercato, dove troverà concorrenti del calibro dell’Aston Martin Valkyrie, Lotus Evija e Rimac Nevera. La Devel Sixteen sarà assemblata dall’italiana MAT, Manifattura Automobili Torino. Il facoltoso appassionato pilota che dovesse decidere di acquistarla dovrà staccare un assegno di 2,3 milioni di euro.
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