La nuova etichetta di Tenute Lunelli esprime al massimo le grandi potenzialità del Montefalco Sagrantino nei lunghi invecchiamenti.
Tenute Lunelli ha presentato il suo gioiello: si tratta del Carapace Lunga Attesa, un Montefalco Sagrantino che interpreta le caratteristiche che rendono unico il vitigno, a partire dalla capacità di affinare a lungo.
Carapace Lunga Attesa, tre vini differenti
Il vino rappresenta al meglio la visione delle Tenute Lunelli, in cui il concetto di tempo, ossia di momento propizio, è da sempre centrale. All’origine di questo Montefalco Sagrantino DOCG, simbolo della regione Umbria, una vendemmia a ottobre inoltrato per permettere alle uve una perfetta maturazione, sette anni di affinamento, ma soprattutto un vigneto di Sagrantino di oltre trent’anni nella zona di Montefalco: la Vigna al Pozzo.
L’attenta selezione già in fase di vendemmia, realizzata a mano, precede una triplice fermentazione delle uve in cisterne d’acciaio, in tini tronco-conici di legno da 10 hl e in orci e anfore di terracotta. Qui nascono tre vini differenti che vengono poi assemblati a seconda dell’annata e ulteriormente affinati in legno e bottiglia.
Il rispetto delle stagioni di Tenute Lunelli
“Carapace Lunga Attesa è un punto di arrivo, dopo oltre vent’anni in questa terra e racchiude in sé tutto quello che l’Umbria rappresenta per noi. Un luogo quasi mistico, dove i sensi sono sollecitati da una natura intensa. Da rispettare con una viticoltura sostenibile, che ha ispirato anche Arnaldo Pomodoro nella creazione della cantina-scultura, il Carapace“, ha commentato Alessandro Lunelli, Ad dell’azienda. “Una grande cupola ricoperta di rame, incisa da crepe che riprendono i solchi della terra che l’abbraccia, ricorda ogni giorno l’importanza del rispetto del tempo: il tempo della natura e delle stagioni, il tempo che regala il meglio a chi sa aspettare, il tempo che dimostra il valore delle grandi passioni, come quella della nostra famiglia per il vino”.
Il risultato è un vino ricco e avvolgente, di una tonalità rubino intenso, con sentori di mora, prugna e tabacco. Lungo e persistente, esprime un tannino molto elegante, di cesellata fattura. La prima annata prodotta è il 2015, che ha espresso 4000 bottiglie di vino certificato biologico, come tutti quelli della Tenuta. Il progetto si è avvalso della preziosa collaborazione in cantina di Luca D’Attoma.
Immagini courtesy Tenute Lunelli
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