Vero portafortuna, è l’emblema della creatività di Ulturale, il brand preferito da star e capi di stato. Simbolo dell’eccellenza sartoriale italiana.
Sono mani sapienti quelle che creano un prodotto unico. Ogni dettaglio, ogni passaggio della lavorazione, tutta artigianale, concorrono a creare uno dei simboli dell’alta sartoria italiana: la cravatta Ulturale, presente nei guardaroba di imprenditori, politici, uomini dello spettacolo e persino capi di stato.
Le mani sapienti sono quelle di Vincenzo Ulturale, che danno vita a una storia unica fatta di passione, maestria artigiana e lavorazione totalmente made in Italy, come la cravatta sette pieghe, confezionata da un solo pezzo di tessuto e contraddistinta da dettagli che la rendono un prodotto esclusivo: il punto di chiusura sul retro, cucito più in alto, o “il filo di frizione” mobile che rende la cravatta incredibilmente morbida, o ancora l’anima interna fatta solo di fibre naturali e il taglio fatto esclusivamente a 45 che implica un maggiore uso di tessuto ma garantisce che la cravatta non si torca.
I dettagli di Ulturale
All’apparenza sottigliezze, che però fanno la differenza tra un prodotto comune e un capo unico. Accanto alla cura dei dettagli trova spazio l’inventiva tipica della sartoria partenopea capace di coniugare eleganza e creatività, come nella cravatta “Tié”, ironico calco linguistico della parola inglese “tie”. È la cravatta portafortuna, al cui interno è inserito un piccolo corno di corallo e oro.
La storia di Ulturale è anche quella di una crescita continua fin dagli anni ‘80, che ha visto l’apertura di boutique nelle strade più prestigiose di Napoli, Roma e Milano e l’ampliamento della gamma, dalle sciarpe ai foulard, dai costumi da bagno alle camicie.
Il nuovo management
Oggi il brand, che vede l’ingresso di nuovi soci di maggioranza, si proietta nel futuro. I nuovi azionisti di riferimento sono due imprenditori e manager: Pierfrancesco Barletta, presidente, e Raphael Caporali, amministratore delegato. Il primo è già attivo nel settore della comunicazione e media, il secondo nel settore catering e Tié, la cravatta perfetta ristorazione.
L’innovazione fortemente radicata nella tradizione, l’artigianalità della lavorazione, l’unicità di ogni creazione e la scelta dei materiali più pregiati si confermano come i caratteri fondanti del dna della maison napoletana, che la nuova compagine societaria vuole guidare alla conquista dei mercati internazionali.
“L’obiettivo”, dice Caporali, “è quello di fare crescere ulteriormente questo brand storico; un’eccellenza che vogliamo resti saldamente ancorata alle sue storiche radici nel territorio e nella creazione del bello e al contempo si proietti nel mondo”.
Immagini courtesy Ulturale
Articolo tratto da numero invernale di Robb Report
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