La “palazzina con i rossetti”, divenuta un landmark imperdibile per milanesi e turisti, è Il luogo dove design e arte contemporanea si incontrano. Dando origine a progetti inaspettati.
La casa di Toiletpaper a Milano, zona Città Studi, spicca da subito per la facciata, dipinta con una fedele riproduzione di uno degli scatti del magazine. Un luogo d’incontro più che un ufficio o un luogo di lavoro. Si perché prima di essere un brand, Toiletpaper è il progetto editoriale a firma di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari.
Nato dalla collaborazione tra l’artista contemporaneo e il fotografo, il magazine è composto interamente da immagini realizzate dai due, con l’idea di creare un nuovo concetto tra linguaggio artistico e pubblicitario. Immagini dalla vibrante carica provocatoria che combinano la patina della fotografia commerciale con suggestioni pop, evocazioni surrealiste, ossessioni sessuali, ambiguità, creando orchestrazioni complesse che ironizzano, mostrando una nuova esplorazione del mondo dell’arte.
Ogni immagine nasce da un’intuizione, anche semplice, per poi diventare una complessa composizione di idee, persone e oggetti che costruiscono una sorta di sfogo mentale.
La casa di Toiletpaper
Nell’atmosfera di una Milano discreta, la casa di Toiletpaper è un tripudio di colori e spunti creativi, un dialogo incessante tra collaborazioni e partnership, che qui si intrecciano e si completano. Come in una grande famiglia che alla base ha un unico comune denominatore, un fattore genetico di appartenenza.
Gli interni sono pieni di specchi, poltrone, statue e feticci. Un luogo dove nascono idee, idee che diventano cose, che recuperano oggetti e tradizioni reinterpretandoli in una nuova visione, per divenire prodotti di un ricco catalogo che spazia dall’arredo alla tavola, dall’illuminazione all’oggettistica.
Tra le diverse collaborazioni alle pareti spiccano le carte da parati della collezione Luxury Shit di Londonart, la capsule di wallpaper che racchiude i soggetti iconici di Toiletpaper, in un racconto dell’anticonformismo visivo del brand. Così una pioggia di popcorn, un mare di spaghetti e patatine, fiori macro bucati, bocche giganti e serpenti diventano decoro.
Perché tutto nel mondo Toiletpaper è possibile, quotidiano e concreto nella sua assurdità.
Articolo tratto dal numero primaverile di Robb Report
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti