Dalle suite affacciate sulla baia ai ristoranti e alla spa, il Mandarin Oriental Hong Kong unisce lusso, gusto e benessere dagli anni Sessanta.
All’alba, il Victoria Harbour si tinge di un argento che scivola tra i grattacieli, mentre le prime barche dei pescatori tracciano cerchi impercettibili sulla superficie dell’acqua. Dalla passerella che costeggia la baia, lo sguardo si alza verso la facciata elegante del Mandarin Oriental Hong Kong, un palazzo che da oltre mezzo secolo osserva la città cambiare ritmo, specchio di una metropoli in costante metamorfosi. Qui, nel 1963, il celebre gruppo di ospitalità asiatico inaugurò il suo primo albergo, destinato a diventare un punto di riferimento nel cuore pulsante dell’isola.
Le suite più eleganti del Mandarin Oriental Hong Kong
Varcata la soglia dell’hotel, la frenesia della città resta al di fuori mentre il profumo del tè appena infuso ricorda i gesti antichi della tradizione cinese. Il mormorio discreto della hall accompagna il passo per raggiungere le suite ai piani alti, mentre lo sguardo si perde tra i dettagli che richiamano l’eleganza coloniale britannica e la tradizione cinese, in una fusione che ancora oggi definisce l’anima del Mandarin Oriental.
Le Harbour View Suites incorniciano l’acqua, i traghetti e le imbarcazioni dalle caratteristiche vele rosse, mentre gli interni combinano boiserie in legno scuro e tessuti pregiati, con chaise longue che guardano la baia. Nelle City View Suites, il panorama si apre sul dedalo di strade del quartiere di Central. Qui dominano i pannelli rivestiti in seta, i toni caldi, i tessuti naturali e grandi vasche, protagoniste delle sale da bagno, rivestite di marmo scuro.
Le Presidential Suite è un omaggio al lusso più autentico di Mandarin Oriental con ambienti generosi, living room e sala da pranzo separati, uno studio privato e camera da letto con letti king-size vestiti di biancheria finissima. Il bagno con la sua vasca in marmo nero con vista sulla città, anticipa una spa suite in cui godersi trattamenti singoli o di coppia.
Il Mandarin Club
Gli ospiti delle suite più importanti possono godere dell’accesso esclusivo al The Mandarin Club, lounge al 23° piano del Mandarin Oriental Hong Kong per check-in e check-out privati e in qualsiasi momento durante il soggiorno. Con i suoi oltre 570 metri quadrati, accoglie in spazi luminosi che si affacciano sui giardini di Statue Square e sul profilo scintillante di Central: un’ampia lounge, una sala da pranzo e una board room privata offrono intimità e momenti di relax. Qui la giornata scorre tra colazioni cinesi con selezioni di dim sum, noodles e brodi caldi, tè pomeridiani e cocktail serali con champagne, distillati e signature cocktail, accompagnati da snack leggeri.
Dal bar classico all’izakaya contemporaneo
L’esperienza sensoriale del Mandarin Oriental si compie anche a tavola. Nei ristoranti e nei bar, l’arte della cucina cantonese dialoga con l’alta gastronomia internazionale, mentre al Captain’s Bar, vera istituzione per gli amanti della mixology, il tintinnio dei bicchieri si mescola ai sorsi dei cocktail classici.
Al 25° piano si trova l’izakaya contemporaneo The Aubrey che fonde l’estro di Maximal Concepts allo stile di Mandarin Oriental. In un ambiente dove si susseguono diverse sale, un bancone principale consente di sedersi e osservare i mixologist da vicino mentre si degustano le proposte del menu alla carta. L’Hokkaido Narabi Uni con shiso, nori e cetriolo è disponibile solamente su prenotazione e in quantità limitata in base al mercato di Hokkaido, da cui provengono i ricci di mare.
Il pollo karaage al carbone con maionese allo yuzu fatta in casa è lo sfizio perfetto per l’aperitivo, mentre il sontuoso kastsu sando con Wagyu A5 Miyazaki è impreziosito da caviale e foglia d’oro. Non mancano i maki, dalla versione con ricciola e tempura di gamberi a alla ricetta a base di granchio. Tra le portate principali, il consiglio è di optare per il Sustainable Miso Black Cod con ravanello in agrodolce. Il bar team guidato dall’italiano Stefano Bussi affianca i piatti con creazioni come lo Yuzu Highball, a base di scotch whisky e sentori di yuzu e lo Shizen Sour, che unisce Nikka From The Barrel, brandy Torres 10, pistacchio, caramello, miso bianco, agrumi e un tocco di togarashi per un finale lungo e leggermente speziato.
Il benessere al Mandarin Oriental Hong Kong
Per chi vuole concedersi momenti di benessere, The Mandarin Spa rappresenta un santuario dove il corpo riconquista il ritmo della calma tra sauna, steam room cinese e docce esperienziali. Nelle cabine private si consumano rituali pensati per far viaggiare gli ospiti in una dimensione di quiete. Il massaggio ispirato alla medicina tradizionale cinese utilizza pressioni calibrate lungo i meridiani energetici, sciogliendo nodi in profondità, ma restando una carezza sulla pelle. Il Signature Oriental Balancing Treatment, combina invece oli aromatizzati e impacchi caldi per riequilibrare corpo e mente, facendo ritrovare la leggerezza che a volte sembra evaporare nelle pieghe dello stress quotidiano.
Un soggiorno nella storia di Mandarin Oriental
Quando il sole tramonta, Victoria Harbour si veste di mille luci e il riflesso delle insegne neon danza sull’acqua. Dalle vetrate del Mandarin Oriental Hong Kong lo spettacolo diventa un quadro vivo: lo stesso che, mattina dopo mattina dal 1963, accoglie con il meglio dell’ospitalità di lusso asiatica.
Immagini courtesy Mandarin Oriental Group
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