Una prestigiosa eccellenza dell’ospitalità nel cuore verde d’Italia raccontata dal suo fondatore, Giulio Rapetti Mogol.
Giulio Rapetti Mogol ha aperto a Robb Report le porte dei 18 mila metri quadrati del suo complesso nel cuore verde dell’Umbria. Qui sorge il Cet (Centro Europeo Toscolano), Academy di formazione per musicisti del futuro e relais di lusso dedito all’organizzazione di convegni, meeting e team building per aziende e multinazionali di caratura mondiale – tra le tante Enel, Novartis, Netflix, Confindustria, Mercedes, Bmw – unitamente ad altre importanti realtà internazionali.
L’Academy di Mogol
Diecimila presenze l’anno solo nel comparto congressuale, tremila allievi diventati insegnanti e artisti, alcuni anche docenti del medesimo centro. Un hotel deluxe con camere per 150 ospiti, ristorazione con menù gourmet, centri di registrazione all’avanguardia, 9 sale riunioni, auditorium, teatro, piscine coperte e scoperte, sauna e persino una chiesa. Il grande autore, recordman con 523 milioni di dischi venduti, secondo solo a Elvis Presley e ai Beatles, che ha collaborato non solo con Lucio Battisti, ma anche – tra gli altri – con Adriano Celentano, Riccardo Cocciante, Mina, Tenco, Gianni Morandi, David Bowie, Mango, Mario Lavezzi e Gianni Bella, è da anni impegnato insieme alla consorte Daniela Gimmelli nella sfera imprenditoriale, dando lavoro a 50 famiglie del territorio per un polo economico che è valore aggiunto per l’intera provincia.
I corsi
“30 anni fa ho deciso di aprire una scuola di alto livello per i ragazzi che vogliono fare musica, siano essi autori, compositore, interpreti o produttori discografici. Il Cet è un piccolo paese che ho costruito su un altipiano in Umbria, molto bello, dove si vedono borghi del 1000, come il nostro, per restare sulla falsa riga degli altri e creare l’armonia nel quadro d’insieme. Circondato da montagne il Toscolano è un agglomerato di 12 borghi visitabile con una piacevole escursione a piedi. Ovviamente, non devo dirlo io, ma parliamo di zone meravigliose che solo l’Italia può vantare”, racconta il Maestro.
E sulle tipologie di corsi e le materie specifiche il grande autore ci tiene a precisare che: “Sì, partiamo dal corso autori, che è uno dei più frequentati e gettonati, a cui si aggiungono il corso per compositori, interpreti e di produzione discografica. La scuola è un’associazione no profit e io stesso appartengo al corpo docenti. Qui si sono diplomati 3000 allievi, tra cui Arisa, Giuseppe Anastasi e molti altri, con dei saggi finali a coronare un percorso intenso e sinergico per i musicisti del futuro”.
L’avventura editoriale
Un Mogol a tutto tondo dunque – proposto al Nobel da numerosi enti ufficiali nazionali, Siae in primis di cui è Presidente Onorario – che si è cimentato anche in una nuova sfida, un libro sul benessere e la salute, titolato “La Rinascita. La Salute” è il risultato di una cultura assimilata e applicata con rigore, in procinto di uscire a breve in tutte le librerie.
“Un progetto che studio da anni, poiché oltre alla musica, l’autostima e la cura del proprio status fisico e mentale è da sempre una mia prerogativa primaria. Con me hanno collaborato ricercatori scientifici e professori di fama internazionale come Giovanni Scapagnini, docente di Nutrizione Clinica Università degli Studi del Molise, Carlo Massullo, medico, specialista in medicina dello sport (già campione Olimpico), Fabiana Superti dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, e con la collaborazione editoriale di Giuseppe Cesaro. Un’opera che si concentra sulla prevenzione primaria, tradotto in cultura della salute che permette di non ammalarsi. Non prevenzione secondaria, sia chiaro, ma primaria! Come cita il sottotitolo “La Salute” è il risultato di una cultura assimilata e applicata con rigore.
L’ospitalità secondo Mogol
Autore tra i più prolifici al mondo, con testi che sono vere e proprie pietre miliari nella storia della musica moderna, Mogol è oggi imprenditore visionario dell’accoglienza, studioso di medicina ma anche appassionato di architettura. “Facile capirlo dalla nostra location e in gran parte dai miei progetti. A differenza dei paesi limitrofi, noi abbiamo un giardino interno, polmone verde dell’intero parco, che va a impreziosire non solo un’ampia dimora-hotel con camere, ma anche teatro, palestra, saune e area dedicata all’equitazione (i cavalli sono il mio animale prediletto”, continua Mogol. “Il tutto in un luogo sano, di aria purissima, e non metaforicamente, ma scientificamente certificata”. E la chiosa non lascia dubbi di sorta: “Sono nato a Milano, dove sono rimasto fino a 54 anni, poi ho deciso di intraprendere la strada del ‘verde’, in una località magica, in costante contatto con la nostra natura”.
Immagini courtesy Cet
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