Il nuovo calibro di Audemars Piguet alimenta diversi nuovi modelli Royal Oak e un Code 11.59.
Il calendario perpetuo—o quantième perpétuel (“QP”) per i francofoni—è presente nel mondo dell’orologeria da quasi tre secoli. Thomas Mudge, orologiaio inglese, fu il primo a realizzare un orologio da tasca in grado di visualizzare giorno, data, mese, fasi lunari e di tenere conto della variazione di durata del mese di febbraio, seguendo il ciclo degli anni bisestili. Questo sofisticato orologio da tasca, il numero 525, fu completato nel 1762, oltre un decennio prima della Rivoluzione Americana.
Oggi i QP sono più comuni tra gli orologiai di alta gamma, ma continuano a stupire per la loro complessità meccanica. I modelli delle cosiddette “Tre Grandi” marche—Patek Philippe, Audemars Piguet e Vacheron Constantin—sono particolarmente ricercati. La storia di Audemars Piguet nella produzione dei calendari perpetui risale in realtà alla fondazione stessa della maison, quando Jules Louis Audemars completò un orologio da scuola che combinava un calendario perpetuo con una ripetizione minuti a quarti e un meccanismo di secondi morti.
Le innovazioni di Audemars Piguet
Nel 1955, la maison presentò il primo orologio da polso con calendario perpetuo dotato di indicatore dell’anno bisestile. Nel 1978, debuttò con il Calibro 2120/2800, il movimento per orologio da polso automatico con calendario perpetuo più sottile al mondo. Più recentemente, il marchio ha rilasciato edizioni limitate del Royal Oak Perpetual Calendar in collaborazione con artisti come Travis Scott e John Mayer. Affascinanti per la loro incredibile micro-ingegneria e per l’estetica, i QP mettono in risalto il savoir-faire del marchio e rappresentano un simbolo distintivo delle sue capacità orologiere.
Il rivoluzionario Calibro 7138
Per celebrare il 150° anniversario di Audemars Piguet, la maison ha presentato un nuovo movimento QP destinato a rivoluzionare il settore delle complicazioni di alta gamma. Il Calibro automatico 7138 è il primo movimento del marchio in cui tutte le funzioni sono gestite esclusivamente tramite la corona. Eliminati i piccoli correttori sulla cassa, che richiedevano l’uso di uno strumento di regolazione facile da perdere; eliminata la compromissione dell’impermeabilità; eliminata la regolazione lunga e laboriosa necessaria dopo un periodo di inattività dell’orologio. Grazie al sistema intuitivo del Calibro 7138, ogni funzione può essere impostata rapidamente e con precisione. “La magia risiede nella perfetta combinazione tra complessità tecnica e semplicità d’uso”, afferma Ilaria Resta, ceo di Audemars Piguet.
Il funzionamento del Calibro 7138
Il sistema funziona in questo modo: nella prima posizione, la corona carica manualmente l’orologio. Estrarla di un livello alla seconda posizione permette di regolare la data in senso orario e il mese con l’indicatore dell’anno bisestile in senso antiorario. Nella terza posizione, è possibile regolare l’ora in entrambe le direzioni. Ma ecco la vera innovazione: premendo nuovamente la corona di un livello, si attiva un set di ruote mobili che la porta in una “posizione due alternativa”, distinta dalla seconda. In questa configurazione, è possibile regolare il giorno e il numero della settimana in senso orario, mentre le fasi lunari possono essere modificate in senso antiorario.
Inoltre, a differenza di altri orologi con calendario, la regolazione della data tra le 21:00 e le 03:00 non rischia di danneggiare il movimento. È comunque presente una zona rossa sull’indicatore giorno/24 ore posizionato alle 9, che segnala quando la data potrebbe non essere correttamente ingranata in caso di regolazione.
Un’interfaccia intuitiva e funzionale
“Niente più strumenti di regolazione, niente più acrobazie mentali—troppo complicato! Chiunque può impostarlo, indossarlo e godere di una delle complicazioni più romantiche ed emozionanti di sempre”, afferma Resta. Questo sistema brevettato è infatti semplice da utilizzare e offre un funzionamento fluido. Inoltre, è abbinato a un quadrante ridisegnato, che integra l’innovazione tecnologica del movimento con un’estetica altrettanto armoniosa: il nuovo display della data in formato europeo presenta l’indicatore giorno/24 ore alle 9, l’indicatore della data alle 12, l’indicatore del mese e dell’anno bisestile alle 3 e i numeri delle settimane stampati sul rehaut, a cui si riferisce una lancetta centrale.
Precisione ed estetica del nuovo display
Le indicazioni “Lunedì”, “1” e la prima settimana dell’anno sono tutte allineate all’indice delle 12, creando un aspetto pulito, mentre l’indicatore della data utilizza un set di denti personalizzati per garantire una visualizzazione con spaziature perfettamente uniformi. Alle 6, una fase lunare altamente realistica, basata su una fotografia della Nasa, è stata rielaborata affinché la luna sia centrata lungo l’asse delle 12. Il risultato di queste sottili modifiche è un calendario perpetuo più intuitivo, leggibile e semplice da utilizzare che mai.
Le caratteristiche tecniche del Calibro 7138
Come la maggior parte dei calendari perpetui, il Calibro 7138 calcola automaticamente la durata variabile del mese di febbraio in base alla presenza o meno di un anno bisestile. Se mantenuto completamente carico, non richiederà alcuna regolazione manuale fino all’anno 2100. Con una frequenza di oscillazione di 4 Hz, offre una riserva di carica di 55 ore e presenta una massa oscillante in oro rosa 22 carati. Il movimento si distingue anche per il suo profilo ultrasottile di soli 4,1 mm. Le decorazioni di alta gamma, tra cui Côtes de Genève, satinatura, perlage, lucidatura a chiocciola e smussatura, sono visibili attraverso il fondello in zaffiro delle tre nuove referenze che lo integrano.
Le nuove referenze con il Calibro 7138
La prima è una nuova versione del Code 11.59, con cassa in oro bianco 18 carati da 41 mm (109.300 CHF) e una maggiore resistenza all’acqua fino a 30 metri, grazie all’assenza dei correttori sulla cassa. Il quadrante presenta una sfumatura blu ottenuta tramite trattamento PVD e una speciale lavorazione guilloché realizzata dall’artigiano svizzero Yann von Kaenel. È abbinato a un cinturino in caucciù blu rivestito in pelle di vitello.
Due referenze Royal Oak adottano anch’esse il nuovo movimento. La prima, con cassa in acciaio inossidabile da 41 mm (109.300 CHF), è dotata di un bracciale integrato coordinato e di un quadrante Grande Tapisserie blu PVD, con contatori e rehaut in tinta e stampa bianca. La seconda referenza è realizzata in oro sabbiato 18 carati, una lega esclusiva della maison composta da oro, palladio e rame (130.000 CHF). Il quadrante, con motivo Grande Tapisserie in tono oro sabbiato e contatori abbinati con stampa nera, assume sfumature più bianche o rosate a seconda dell’illuminazione, una peculiarità unica della composizione in oro sabbiato.
Inoltre, ciascuno dei tre modelli sarà disponibile in un’edizione limitata speciale di 150 esemplari, in cui la firma “Audemars Piguet” sarà realizzata in uno stile corsivo dal sapore vintage sul disco delle fasi lunari, con l’aggiunta del logo “150” e dell’incisione “1 of 150 pieces” sulla cornice del fondello in zaffiro.
Un’edizione speciale scheletrata
A completare l’offerta di QP per l’inizio del 2025 è il Royal Oak Perpetual Calendar Openworked 150th Anniversary Edition (175.000 CHF), l’ultima referenza a utilizzare il Calibro 5135 del marchio, presente nel catalogo da quasi un decennio. Prodotto in edizione limitata a soli 150 esemplari, presenta una cassa leggera da 41 mm e un bracciale coordinato realizzati con una combinazione di titanio e Bulk Metallic Glass (BMG), un materiale tecnologicamente avanzato e amorfo impiegato in diversi settori, tra cui la microelettronica e l’attrezzatura da golf.
Il quadrante, invece, si ispira a un orologio da tasca in platino (ref. 25729) prodotto dalla maison negli anni ’90 per celebrare il 20° anniversario del Royal Oak. Con un’altezza di soli 4,5 mm, il movimento scheletrato a calendario perpetuo Calibro 5135 è composto da 374 componenti, che alimentano le indicazioni di giorno, data, mese, anno bisestile, numero della settimana e orario. Ora ufficialmente ritirato da Audemars Piguet, questo calibro si inserisce in una lunga tradizione di sviluppo sia di QP che di movimenti scheletrati: negli anni ’70, la maison presentò il Calibro 2120/2800, all’epoca il movimento automatico con calendario perpetuo più sottile al mondo.
Nel 2015, il Calibro 5134 aggiornò questa architettura e la abbinò a casse Royal Oak da 41 mm. Nel 2019, fu introdotto il Calibro 5135, una versione scheletrata del 5134, che alimentò diverse referenze iconiche del Royal Oak, tra cui la collaborazione con Cactus Jack.
Un tributo alla tradizione di Audemars Piguet
Il quadrante del nuovo Openworked, come accennato, trae ispirazione dall’orologio da tasca neo-vintage ref. 25729: sotto il vetro zaffiro, i componenti del Calibro 5135 sono sormontati da un rehaut e da cornici dei sotto-quadranti di un profondo blu, con indici bianchi stampati in una tipografia dal sapore vintage. Le lancette “bathtub” in oro bianco 18 carati, riempite di SuperLumiNova, e gli indici orari rotondi in argento-grigio garantiscono un’ottima leggibilità, mentre l’inconfondibile doppia indicazione delle fasi lunari, realizzata tramite metallizzazione su un disco in zaffiro, è basata su una fotografia della Nasa. Come nelle edizioni speciali dei tre QP con Calibro 7138, anche il nuovo Openworked presenta la firma Audemars Piguet eseguita in un carattere corsivo vintage sull’indicatore delle fasi lunari, con l’aggiunta del logo “150” e dell’incisione “1 of 150 pieces” sulla cornice del fondello in zaffiro.
Il futuro del calendario perpetuo
Quando Audemars Piguet annunciò che il Royal Oak Perpetual Calendar “John Mayer” sarebbe stato l’ultimo a montare il Calibro 5134 nel 2024, il mondo dell’orologeria rimase in attesa di ciò che sarebbe arrivato dopo. Ora che il marchio ha presentato il Calibro 7138, è lecito immaginare che una versione scheletrata di questo nuovo movimento possa essere lanciata nei prossimi 12 mesi. Nel frattempo, il Perpetual Calendar Openworked per il 150° anniversario è pronto a conquistare 150 fortunati collezionisti.
Articolo di Robbreport.com
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti