Il patrimonio enogastronomico toscano è radicato da millenni con il territorio. Tra le eccellenze spicca il pregiato tartufo bianco.
Il cibo è espressione di paesaggi, storia, stili di vita e cultura. Le produzioni locali, di rimando, sono la chiave di accesso di un territorio. Lo sa bene la Toscana dove, da millenni, l’agricoltura si prende cura del territorio fino a plasmarlo attraverso un legame profondo con la sua cultura.
Vetrina Toscana e il tartufo
Il progetto della regione che riflette al meglio questo legame è Vetrina Toscana che, da 24 anni, promuove il turismo attraverso l’enogastronomia. L’autunno, in particolare, è una stagione molto ricca perché offre uno dei prodotti di punta del territorio: il tartufo bianco, pregiato tubero nascosto nei boschi toscani, dalle colline pisane alle Crete Senesi, che rende speciale qualsiasi piatto.
Dal 2021, l’insieme delle pratiche legate al mondo del tartufo “Cerca e cavatura del Tartufo” sono state riconosciute inoltre dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Vetrina Toscana consente di scoprire non solo cosa mangiare, ma anche dove poter acquistare i prodotti tipici e dove degustarli: collegandosi al sito, infatti, si potrà trovare un elenco georeferenziato di tutte le principali imprese locali, con itinerari enogastronomici, esperienze e persino ricette.
Articolo tratto dal numero autunnale di Robb Report Italia
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