La tuta in jersey di cashmere a doppia faccia di Cutler vanta una quantità di filato quattro volte superiore rispetto agli standard comuni.
Non molto tempo fa, il termine athleisure era la parola d’ordine indiscussa del mondo della moda. Alimentate dalla pandemia, le scelte del guardaroba ruotavano attorno a indumenti comodi – tute, joggers e, al massimo, pigiami eleganti – mentre il mondo dimenticava l’esistenza dell’abbigliamento strutturato e formale. Poi, le porte si sono spalancate. Improvvisamente, ci si è ritrovati a gustare di nuovo il piacere di vestirsi bene, non solo per necessità, ma per il puro piacere di farlo. Oggi, l’equilibrio è stato ristabilito e, mentre il concetto di quiet luxury continua a influenzare l’industria e i comportamenti dei consumatori, le scelte stilistiche si sono assestate su un ritmo più raffinato e discreto.
Culter, eleganza e minimalismo
Cutler è un marchio che incarna questo raffinato minimalismo: un nome ancora poco conosciuto, fondato da Tenzin French, un inglese poco più che trentenne che vive secondo la propria filosofia. Durante un caffè, vestito con un impeccabile completo ispirato agli anni ’70 e una camicia con collo a linguetta, afferma: “Se decidi di fare qualcosa, falla al massimo delle tue capacità. Ho una profonda ammirazione per le cose di qualità, per ciò che è bello e per ciò che è stato realizzato con cura. Fortunatamente, queste qualità spesso vanno di pari passo, ma per me qualsiasi cosa porti nel mondo deve rispettare questi standard. Detesto le tendenze passeggere e l’obsolescenza programmata”. E ha fatto esattamente questo.
Gemino la tuta in cashmere di Cutler
Nasce così Gemino: una tuta due pezzi che può essere descritta solo come l’insieme di capi in cashmere più lussuosi e discreti mai realizzati (venduti separatamente: il top a 2.200€ e il pantalone a 2.000€), capaci di competere senza sforzo con alcuni dei marchi italiani più rinomati. Disponibile in tre tonalità sofisticate – carbon, affogato e flute (un grigio chiaro con sfumature azzurre) – è realizzata in cashmere al 100%, proveniente da un prestigioso lanificio italiano considerato il migliore al mondo, e lavorata a maglia come jersey a doppia faccia, una caratteristica insolita. È abbastanza consistente da essere indossata come abbigliamento quotidiano, in particolare nella variante carbon, che risulta elegante, più che comoda per il relax domestico e sufficientemente resistente per viaggiare – un vero completo versatile.
Qualità senza compromessi: l’eccellenza del cashmere secondo Cutler
“Il jersey standard contiene circa 200 grammi di filato. Il nostro ne contiene quasi quattro volte tanto, richiedendo un intero chilo per produrre il capo finito”, spiega. “La maggior parte dei marchi punta a ridurre i costi e massimizzare i margini, mentre noi adottiamo l’approccio opposto: vogliamo creare l’abbigliamento più lussuoso e confortevole possibile, indipendentemente dal costo”. A differenza della lana, generalmente più pesante, il cashmere non è noto per la sua durabilità, soprattutto nelle aree soggette a maggiore usura come gomiti e ginocchia. Tuttavia, raddoppiando la quantità di materia prima e creando un tessuto più denso, la longevità del capo viene significativamente migliorata – a patto che venga curato adeguatamente.
La visione artigianale di Tenzin French
Come se non si fosse già sufficientemente colpiti, Tenzin, grazie a pura determinazione e a straordinarie capacità commerciali, è riuscito a convincere un piccolo team di artigiani londinesi a dare vita alla sua visione. Fornendo loro materiali provenienti esclusivamente dai migliori fornitori a livello mondiale, nonostante iniziali e ripetuti rifiuti. Preferisce mantenere il riserbo sui loro nomi, ma la loro reputazione parla da sola. Sono la forza silenziosa dietro alcuni dei marchi più importanti del settore, inclusi quelli di uno dei designer britannici più celebrati, realizzando pezzi esclusivi e unici per sfilate di alto profilo.
Il fascino retrò dello sportswear di metà secolo
Per chi nutre una certa nostalgia, il design di Gemino sarà particolarmente apprezzato, poiché trae ispirazione dall’abbigliamento sportivo di metà secolo. “Che si tratti di Ali che si allena in palestra o di studenti universitari che corrono sulla pista, adoro le vita alte, i tagli corti e la caduta che solo un jersey ben vissuto può offrire. Volevo riprendere la silhouette, il comfort e il senso di sicurezza che si prova indossando il proprio maglione o pantalone preferito, spesso tramandato, e reimmaginarli nella loro forma più lussuosa”, spiega. Non ci sono loghi né design eccessivi, solo semplicità realizzata con standard eccellenti.
L’esclusività e il lusso della tuta in cashmere Gemino
Il vero lusso è un’esperienza che coinvolge molteplici aspetti, e la creazione di un capo di qualità eccezionale e dal design impeccabile richiede ulteriori attenzioni, che si riflettono anche nella sua presentazione. La tuta in cashmere Gemino di Cutler viene consegnata in una splendida scatola rigida, accompagnata da una scheda firmata a mano che ne sottolinea l’esclusività (ogni capo è limitato a soli 17 pezzi). Persino la carta utilizzata è notevole: stampata a Mayfair e decorata a mano da un calligrafo di straordinario talento, con inchiostro realizzato su misura.
Questo perché Tenzin vede Cutler tanto come un’azienda di servizi quanto come un marchio di prodotti, citando la celebre frase di Maya Angelou: “Le persone non ricordano cosa hai detto, ma come le hai fatte sentire”. Acquistare da un marchio amato raramente riguarda solo il prodotto, ma tutto il percorso, dal momento in cui lo si scopre fino, in definitiva, al giorno della propria scomparsa.
Oltre la moda: il futuro di Cutler tra design e ospitalità
Per un marchio che ha poco più di un anno di vita, esordire con un’opulenza simile è una dichiarazione forte e chiara. I piani di Tenzin vanno ben oltre l’abbigliamento: “Voglio fondere senza soluzione di continuità i mondi dell’abbigliamento, degli interni e dell’ospitalità, per citarne alcuni” e non c’è dubbio che questo sia un nome da seguire con attenzione. Non vi è alcun dubbio che i marchi già affermati presto prenderanno nota, se non lo stanno già facendo.
Articolo di Robbreport.com
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