Il Tourbillon Split-Seconds Monopusher di Vacheron Constantin è tra i segnatempo più sottili e presenta un’estetica elegantemente sobria.
Per la maggior parte del XX secolo, gli orologi da polso dotati di grandi complicazioni sono stati una vera rarità. Tutt’oggi trovarle in un unico segnatempo rimane appannaggio dell’élite.
Tra i modelli più apprezzati sul mercato c’è il Tourbillon Split-Seconds Monopusher, un pezzo unico del dipartimento sperimentale Les Cabinotiers di Vacheron. L’orologio in oro rosa 18 carati, presentato a marzo a Watches and Wonders Ginevra, si distingue nell’alta orologeria grazie alla rara combinazione di complicazioni che lo rende unico.
Grandi complicazioni? Una vera rarità
“Una volta erano pochi i calendari perpetui disponibili perché erano molto difficili da sviluppare, produrre e assemblare”, afferma Christian Selmoni, direttore dello stile di Vacheron Constantin. “Per decenni, se non secoli, il tourbillon è stato una sorta di complicazione mitica. Per gli orologiai era il Santo Graal della difficoltà”. L’avvento di tecnologie avanzate a metà degli anni Ottanta, su tutte le macchine a controllo numerico e la progettazione assistita da computer, ha permesso a un maggior numero di orologiai di mostrare i propri ‘muscoli tecnici’.
Tourbillon Split-Seconds Monopusher, combinazione unica di funzioni
Il calibro 2757 a carica manuale di manifattura del Tourbillon Split-Seconds Monopusher contiene ben 698 componenti. Tra queste una ripetizione minuti, tra le complicazioni più apprezzate dell’orologeria, un cronografo, tra i più difficili da costruire a causa della precisione richiesta durante il processo di assemblaggio, e un tourbillon. Un trio di funzioni quasi mai viste insieme in un orologio da polso.
L’esemplare, con un prezzo su richiesta, è tra i più sottili (il movimento misura appena 10,4 mm di spessore) e presenta un’estetica elegantemente sobria, compreso il quadrante bicolore in grigio scuro che smentisce la sua estrema complessità.
“Per le complicazioni come questa, si potrebbe essere tentati di inserire quante più informazioni possibili sul quadrante per aumentare la complessità percepita del segnatempo”, spiega Selmoni. “Ma la nostra idea era di dare la massima leggibilità”.
L’architettura tridimensionale di Vacheron Constantin
Meticolosamente rifinito a mano da un unico orologiaio dedicato, il fondello presenta un motivo a croce di ponti anneriti con superfici scavate sabbiate a grana finissima e sormontate da una vasca lucidata a specchio. Il gioco di finiture opache e lucide che ne deriva, inserito in un’architettura tridimensionale, crea una sorta di sinfonia visiva.
Selmoni definisce il maestro orologiaio dietro questo pezzo “il Mozart delle complicazioni”. Elogiando il fattore stealth dell’orologio, aggiunge: “Solo chi lo indossa sa di avere una super complicazione al polso”.
Articolo di robbreport.com
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