I Brunello della vendemmia 2019 di Cortonesi sono un ulteriore esempio dell’eccezionale qualità di quell’annata nella regione.
Mentre anche i più celebri Brunello di Montalcino sono generalmente ottenute da diverse vigne della stessa tenuta, un produttore della zona, Cortonesi, si dedica esclusivamente alle espressioni da singolo vigneto sia per il Brunello che per il Rosso di Montalcino. Grazie alla visione del vignaiolo di terza generazione, Tommaso Cortonesi, che ha deciso di elevare la qualità dei vini di famiglia, l’azienda ha scelto di concentrarsi unicamente sulla produzione di vini da singolo vigneto, privilegiando due delle aree più rinomate di Montalcino: La Mannella, a nord-ovest, e Poggiarelli, a sud-ovest. Questi terroir distintivi permettono di esaltare al meglio il Sangiovese, esprimendone le peculiarità in modi differenti.
Cortonesi e l’unicità della produzione da singolo vigneto
Situate su pendii collinari e dolci vallate che circondano il maestoso borgo medievale di Montalcino, le vigne della denominazione Brunello di Montalcino Docg ospitano un clone di Sangiovese conosciuto localmente come Brunello, un termine derivato dal diminutivo italiano di “bruno”. A lungo considerata la massima espressione del Sangiovese, questa denominazione ha ottenuto lo status di Doc nel 1968 e, successivamente, è diventata la prima Docg d’Italia nel 1980, il riconoscimento più alto a livello regionale.
La famiglia Cortonesi ha fondato il vigneto La Mannella negli anni ‘70, con un’estensione totale di 55,8 ettari in una delle migliori zone di Montalcino, dei quali solo 8 sono destinati alla coltivazione di uve di Brunello di altissima qualità. L’attività commerciale dell’azienda è iniziata nel 1985 e la prima annata di Brunello di Montalcino a portare il nome Cortonesi risale alla vendemmia del 1990.
L’importanza del singolo vigneto per valorizzare il Sangiovese
Tommaso Cortonesi ha scelto di focalizzarsi sulle espressioni da singolo vigneto di Brunello di Montalcino e Rosso di Montalcino “perché offrono una rappresentazione autentica del terroir di Montalcino”. Con 2.100 ettari di vigne, il territorio è ampio e caratterizzato da microclimi molto diversi tra loro. “Anche all’interno di piccoli appezzamenti, si trovano suoli con caratteristiche differenti che contribuiscono all’unicità dei vini”, spiega Cortonesi. “Attraverso la produzione da singolo vigneto, permettiamo ai consumatori di scoprire la personalità distintiva di ciascuna espressione”.
Nelle annate precedenti al 2012, Cortonesi produceva un Brunello di Montalcino assemblato utilizzando uve provenienti dai due vigneti di famiglia, con l’80% delle uve raccolte da La Mannella e il 20% dalla parcella di Poggiarelli. “A partire dalla vendemmia 2012, ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla produzione di vini da singolo vigneto”, racconta Cortonesi a Robb Report.
L’unicità del Brunello di Montalcino
Gli esperti concordano nel ritenere il Brunello la massima espressione del Sangiovese. “Questa varietà a Montalcino beneficia di un microclima ideale, che gli conferisce una straordinaria propensione all’invecchiamento”, afferma Cortonesi. “I vini conservano freschezza e acidità, elementi essenziali per la loro longevità”. Sottolinea inoltre come la solida struttura dei vini al momento della loro uscita, unita alla complessità che sviluppano con il tempo, li differenzi dal Sangiovese coltivato in altre zone della Toscana.
Poggiarelli e La Mannella: due vigneti, due espressioni diverse
Il Brunello di Montalcino Poggiarelli di Cortonesi proviene da un vigneto Grand Cru nel cuore di Montalcino che si estende su meno di cinque acri. “Il vigneto Poggiarelli conferisce al vino un’incredibile potenza e complessità”, spiega Cortonesi. “Dà vita a un vino carico di frutta rossa, con una sensazione al palato ricca e avvolgente, equilibrata e profonda”. D’altra parte, La Mannella “offre un’espressione pura di eleganza, finezza e freschezza nelle uve. Il risultato è un vino dal bouquet intrigante e complesso, che evolve costantemente nel bicchiere e non smette mai di sorprendere”.
Mentre Poggiarelli si trova in una zona calda, a sud-est del borgo, con suoli rocciosi e sabbiosi, La Mannella sorge in una delle aree di coltivazione più fresche della regione, caratterizzata da un mix di argilla rocciosa e sabbia. L’annata attuale di entrambi i Brunello, la 2019, è considerata quasi perfetta e storica, nota per la sua acidità e freschezza.
Note di degustazione de La Mannella 2019 e Poggiarelli 2019
Il Cortonesi 2019 La Mannella Brunello di Montalcino si apre con aromi di prugna viola, mora, chiodo di garofano e un leggero sentore di terra. Al palato, le intense note di frutta scura si fondono con tannini eleganti, un’acidità ben integrata e sfumature di noce moscata, timo essiccato e salvia, con un accenno di melagrana nel lungo finale.
Il Cortonesi 2019 Poggiarelli Brunello di Montalcino presenta un bouquet di ciliegia nera, cuoio da sella e tartufo nero. Al primo sorso si distingue per una vivace acidità, bilanciata da tannini morbidi e vellutati. Al palato emergono sapori di ciliegia rossa matura, lampone, eucalipto e bacche di ginepro, che si distendono lasciando una sensazione setosa e appagante. C’è solo un modo per scoprire quale si preferisce: aprirli entrambi e confrontarli.
Articolo di Robbreport.com
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