Il mercato degli orologi pre-owned ha appena registrato le sue migliori performance semestrali dall’inizio del 2022.
Il mercato degli orologi pre-owned ha appena raggiunto un nuovo traguardo. Il comparto ha registrato il suo miglior risultato semestrale dall’inizio del 2022, mentre l’industria nel suo complesso si trova ad affrontare le implicazioni economiche della guerra commerciale e il calo della domanda di orologi nuovi. Il Bloomberg Subdial Watch Index, che monitora i 50 segnatempo più scambiati per valore di transazione, è salito del 5,3 percento nel primo semestre del 2025. L’incremento, che si è esteso anche al terzo trimestre, rappresenta un netto contrasto con il crollo delle esportazioni di orologi svizzeri.
Perché i collezionisti scelgono gli orologi pre-owned
Un numero sempre maggiore di collezionisti si rivolge al mercato secondario, poiché i prezzi record dell’oro e la forza del franco svizzero fanno lievitare i costi di produzione e i listini dei modelli nuovi. Gli acquirenti cercano inoltre di evitare le attese legate all’acquisto di un modello appena uscito, ha dichiarato a Bloomberg Christy Davis, fondatore di Subdial, dealer e piattaforma londinese specializzata in compravendita di orologi. Le nuove referenze sono spesso assegnate con criteri molto rigidi, con tempi di consegna che possono protrarsi per mesi o più. Al contrario, i marketplace di orologi pre-owned, come Chrono24 ed Everywatch, garantiscono un accesso immediato anche ai pezzi più ambiti.
I modelli più richiesti nel mercato
Secondo l’Indice, tra i migliori performer di questo periodo figurano l’Aquanaut di Patek Philippe (Ref. 5167A) e il Daytona in oro di Rolex (Ref. 116508). L’Aquanaut sta addirittura superando nelle performance il più celebre Nautilus di Patek, segnalando quello che potrebbe essere un crescente interesse per modelli più sobri e meno appariscenti. “C’è sicuramente un movimento che porta le persone a ricercare un lusso più discreto al giorno d’oggi, e l’Aquanaut rappresenta esattamente questo se confrontato con il Nautilus”, spiega Davis.
Le difficoltà degli orologi nuovi rispetto ai pre-owned
La situazione appare leggermente diversa per gli orologi nuovi. Swatch Group AG, proprietaria dei marchi svizzeri Omega e Blancpain, ha riportato un calo delle vendite del 7,1 percento nel primo semestre dell’anno, attribuito “esclusivamente” alla debolezza del mercato cinese.
Le esportazioni di orologi svizzeri sono diminuite del 5,6 percento a giugno, proseguendo una traiettoria discendente che dura da un anno. Le spedizioni verso gli Stati Uniti, principale mercato dell’orologeria elvetica, insieme a Giappone e Hong Kong, hanno subito una contrazione, nel contesto di un generale rallentamento del lusso. A complicare ulteriormente il quadro, la Svizzera è stata colpita da una tariffa statunitense del 39 percento, la più alta nel mondo sviluppato, con il risultato che i nuovi orologi diventeranno ancora più costosi. Un motivo in più per guardare al vintage.
Articolo di Robbreport.com
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